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La guerra della Russia in Ucraina è per l’India sia un'opportunità sia una sfida per assumere posizione in politica estera. Il negoziatore al vertice del G20 a Nuova Delhi, Amitabh Kant, il 15 marzo ha affermato che la guerra in Ucraina ha distolto il mondo da questioni globali più urgenti. Parlando ai giornalisti, ha detto: "L'Europa non può bloccare le discussioni sulla crescita, la povertà, il debito globale, le questioni relative allo sviluppo del mondo. Può quell'unica guerra fermare il mondo intero?" Kant ha invitato la comunità globale ad andare avanti e l'Europa a "trovare una soluzione ai suoi problemi". Parole che arrivano sulla scia di commenti recenti del ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar, secondo il quale l'Europa deve uscire dalla convinzione che i suoi problemi siano i problemi del mondo, mentre le questioni che affliggono la comunità internazionale non riguardano gli europei.
È un linguaggio duro, in particolare considerando che l’India ha evitato di condannare i Russi per l’invasione dell'Ucraina. Nuova Delhi ha anche moltiplicato di sei volte le importazioni di petrolio da Mosca dall'inizio della guerra. Ma perché l’India ha scelto di essere così aspramente critica nei confronti degli europei? La moderazione e l'equilibrio sono sempre stati i principi fondamentali della sua dottrina di politica estera. Durante la Guerra Fredda l'India mantenne lo status di non allineato ma non si schierò con l'Unione Sovietica. Dopo la Guerra Fredda l'India si è avvicinata all'Occidente, in particolare agli Stati Uniti, diventando un alleato nella politica di contenimento della Cina, come risulta evidente dalla sua appartenenza all'alleanza di sicurezza Quad. Cresce anche la collaborazione strategica tra Stati Uniti e India in campo economico, militare e tecnologico. Gli Indiani però evitano accuratamente di criticare direttamente Washington . Ma è chiaro a tutti che è Washington a guidare gli sforzi globali per sostenere l'Ucraina contro l'aggressione russa, gli europei sono attori secondari e talora riluttanti. Pertanto è chiaro che l'India attacca l’Europa per criticare in modo obliquo la strategia degli Stati Uniti.
L'India si sta affermando sulla scena mondiale. Ha superato il Regno Unito come quinta economia del pianeta. A metà febbraio la Air India ha acquistato quasi 500 jet commerciali per 132 miliardi di dollari, il più grande affare nella storia dell'aviazione. La scorsa settimana ha ricevuto la visita del primo ministro giapponese Fumio Kishida, per annunciare una nuova iniziativa indo-pacifica volta a contrastare l'influenza della Cina nella regione. L'emergere di Nuova Delhi come attore globale arriva in un momento di grande agitazione strategica. Il conflitto in Ucraina ha accelerato il declino dell'influenza russa. L'ascesa della Cina ha raggiunto un punto di svolta e di inceppo, anche se la Cina rimarrà il principale concorrente degli Stati Uniti nel prossimo futuro. Gli stessi Stati Uniti stanno affrontando grandi difficoltà sul fronte interno.
L’India indica chiaramente di non voler essere un alleato del blocco occidentale sulla falsariga del Giappone o della Germania, tuttavia l'evoluzione del sistema internazionale avrà effetto sulla sua politica estera. Delhi dipende ancora da Mosca per i rifornimenti militari, ma la guerra in Ucraina ha interrotto la catena di approvvigionamento. L'Indian Air Force ha dichiarato che la Russia non è in grado di mantenere il suo impegno e una "consegna importante" prevista quest'anno non arriverà, perciò l'aeronautica militare spenderà soltanto due terzi delle spese previste per la sua modernizzazione. Sebbene a breve termine sia difficile per l'India allontanarsi dalle piattaforme militari russe, è probabile che si rivolgerà gradualmente agli Stati Uniti per le sue esigenze di difesa.
La Cina è un importante punto di convergenza USA-India. Gli indiani hanno sempre più a che fare con l'assertività cinese sulla frontiera himalayana e hanno bisogno delle informazioni che l’intelligence americana è in grado di fornire in tempo reale sui movimenti di truppe alla frontiera.
Inoltre India e USA hanno lanciato a fine gennaio l'Iniziativa sulle tecnologie critiche ed emergenti (tecnologie quantistiche e per lo sviluppo di semiconduttori) con il coinvolgimento dei due governi, del settore privato, dei laboratori di ricerca scientifica e del mondo accademico. Il rapporto dell'India con gli Stati Uniti pare in via di rafforzamento, nonostante le critiche all’Europa e alla politica occidentale in Ucraina.
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