Il budget pro Ucraina potrebbe passare attraverso l’Iniziativa dei Tre Mari?

Da quando la Russia si è ritirata dall’accordo sul grano, a luglio 2023, i suoi attacchi con droni e missili hanno distrutto quasi 220000 tonnellate di grano ucraino e inflitto danni permanenti alle infrastrutture portuali ucraine. L’Ucraina fa pressione sull’Unione Europea affinché fornisca rotte terrestri e marittime alternative, ma il reindirizzamento di decine di milioni di tonnellate di cereali ucraini a basso costo attraverso l’Europa ha già travolto i mercati locali e le infrastrutture di trasporto e ha esasperato gli agricoltori dell’UE.

La guerra ha anche bloccato il transito delle merci asiatiche destinate all’Europa attraverso le rotte terrestri ucraine, spostando il traffico attraverso l’Asia Centrale, il Mar Caspio, il Caucaso meridionale e infine l’Europa sudorientale.

Nel frattempo l’Europa è impegnata in un dibattito sul futuro del cosiddetto Strumento per l’Ucraina, un finanziamento UE per sostenere le finanze dell’Ucraina a breve termine e poi contribuire alla ricostruzione e modernizzazione del paese. La Commissione europea sta cercando di raccogliere 50 miliardi di euro dagli stati membri. Con le elezioni del Parlamento europeo previste per giugno 2024, oltre a diverse importanti elezioni all’interno degli Stati membri, il dibattito sull’aumento del bilancio dell’UE sarà probabilmente acceso. L’eurozona è già in recessione tecnica, il che significa che i suoi elettori – geograficamente i più lontani dalla prima linea ucraina – non avranno alcuna voglia di sborsare più denaro per sostenere Kiev. I dibattiti che ne seguirebbero potrebbero esacerbare la rinascita del populismo in Europa.

L’anno scorso la Commissione ha istituito le cosiddette corsie di solidarietà per snellire le procedure di frontiera ed espandere le infrastrutture per le esportazioni di grano ucraino, spendendo 220 milioni di euro per migliorare le infrastrutture in Germania, Polonia e Romania e altri 250 milioni per i collegamenti frontalieri tra Ucraina, Moldavia e UE. Bruxelles ha inoltre commissionato uno studio per integrare i sistemi ferroviari ucraino e moldavo con quelli dell’UE. La maggior parte del grano ucraino tuttavia è stato spedito attraverso le vie navigabili rumene, dove la congestione dei porti è un problema persistente.

Qualsiasi nuovo progetto infrastrutturale europeo, per essere efficace, deve essere fattibile e attraente per gli investitori. Lo strumento dell’UE che non è sensibile alla stagione elettorale e coinvolge le comunità imprenditoriali è l’Iniziativa dei Tre Mari, istituita nel 2016. È un forum politico informale che riunisce 12 paesi che si estendono fra il Mar Adriatico, il Mar Baltico e il Mar Nero. Presto anche la Grecia si unirà al gruppo. L’Iniziativa ha il sostegno degli Stati Uniti, che ne valorizzano il potenziale economico e strategico. Poco dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, la International Development Finance Corp. degli Stati Uniti ha raggiunto un accordo preliminare per fornire al Three Seas Initiative Investment Fund (istituito nel 2019) fino a 300 milioni di dollari per investimenti energetici e infrastrutturali.

L’UE è divisa da dibattiti politici e non dispone ancora di strumenti efficaci per la gestione delle crisi, ma piattaforme flessibili come l’Iniziativa dei Tre Mari potrebbero svolgere un ruolo importante nel contrastare la strategia della Russia e sostenere la ricostruzione dell’Ucraina. Gli investimenti nella regione non solo andrebbero a vantaggio dell’Ucraina, ma sosterrebbero anche la ripresa post-pandemia e la convergenza economica tra alcuni dei paesi più poveri dell’UE e della NATO.

(la mappa in testata è pubblicata da Wikipedia)