Il documentario, della durata di trentuno minuti circa, muove dalla ricerca personale della voce narrante, Walid Al-Kubaisi, un giornalista iracheno emigrato in una nuova Patria, la Norvegia. Il reportage di Al-Kubaisi si apre, infatti, con una affermazione lapidaria: “Sognavo la libertà, ma non tutti hanno gli stessi sogni”. Attraverso un viaggio nei luoghi in cui sono nati i Fratelli Musulmani e consegnando allo spettatore preziose testimonianze di alcuni protagonisti del movimento islamista, il giornalista ricorda come un suo amico fosse entrato a far parte della Fratellanza Musulmana: “Disse di avere una missione ora nella vita: cambiare l’Europa”. Shaykh Yusuf Al-Qaradawi (leader spirituale dei Fratelli Musulmani) dirà che l’Islam tornerà presto in Europa. Essendo quella dei Fratelli Musulmani una conquista pacifica di origine religiosa, il mezzo con cui giungerà al suo scopo sarà necessariamente non violento. Questa dichiarazione di intenti collide, però, con l’idea di sostituire l’ideologia islamica al principio assoluto di libertà. Kamel Al-Naijar (ex membro dell’organizzazione, residente in Inghilterra e considerato dai Fratelli Musulmani un disertore, quindi punibile con la morte) parla delle origini del movimento, nato in Egitto nel 1928 con lo scopo iniziale di attribuire all’Islam una ideologia politica e poi di conquistare l’Occidente attraverso lo strumento della dissimulazione (una esempio sono le rivolte parigine del 2005). La sinistra si è sempre scagliata contro i regimi arabi e i Fratelli Musulmani “vogliono proprio islamizzare l’Europa”, ricorderanno, infatti, diversi politologi intervistati. Sayyid Al-Qimni (studioso e polemista nei media arabi), incontrato dal narratore in Egitto, dirà che lo scopo dei Fratelli Musulmani è quello di conquistare i Paesi occidentali attraverso l’uso della democrazia che loro stessi hanno ricevuto direttamente dal diavolo, premendo sulle nuove generazioni e con l’imposizione politica del velo alle donne (obbligo non presente in nessun testo sacro all’Islam) che un filosofo liberale egiziano come Tarek Heggy, difensore della libertà del singolo individuo, dirà, senza mezzi termini, essere “il logo dell’Islam”.
I Fratelli Musulmani o Fratellanza Musulmana è un’organizzazione fondata in Egitto nel 1928 che mira ha connotare politicamente l’Islam. Rappresentati in Egitto con il Partito Libertà e Giustizia e a Gaza con Hamas, I Fratelli Musulmani sono attualmente considerati un’organizzazione terroristica da diversi Paesi, mentre godono di finanziamenti e protezione da altri, come il Qatar e la Turchia.
Trascrizione dei primi minuti di video fino al titolo:
E Dio disse all’Europa: niente più vittime. A causa delle colonie e della schiavitù, delle minoranze e altro, Europa, hai pagato il prezzo, Europa, hai sacrificato tutto. L’onore delle tue donne, milioni di mai nati. La tua unicità, la tua fede. Europa, hai pagato il prezzo. Tarek Heggy (intellettuale liberale egiziano): "La democrazia è il prodotto più importante che l’Europa abbia mai creato". Sayyid Al-Qimni (intellettuale egiziano): “Ci impossesseremo di questo Paese - usando la democrazia che hanno ricevuto dal diavolo”. Mahdi Akef (ex Guida Suprema dei Fratelli Musulmani): “Il sogno dei Fratelli Musulmani è stabilire uno Stato Islamico Unito”. LIBERTÀ, UGUAGLIANZA E FRATELLI MUSULMANI.
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