Relazioni turco-egiziane: un nuovo inizio

12/10/2024

Il Medio Oriente è cambiato negli ultimi dieci anni, creando difficolta comuni a Turchia, Egitto ed altri paesi: la Libia, la guerra civile in Sudan, il conflitto tra Etiopia e Somalia, le tensioni nel Mar Rosso, le infrastrutture di energia nel Mediterraneo orientale.

Turchia ed Egitto stanno ora cercando di normalizzare i rapporti, inaspriti dopo il colpo di stato militare del 2013 che ha detronizzato il presidente Mohamed Morsi, affiliato alla Fratellanza Musulmana, organizzazione cui appartiene anche il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo del presidente turco Erdogan. Per quasi dieci anni i discorsi e le campagne elettorali di Erdogan hanno descritto il presidente egiziano al Sissi come un assassino e un imbroglione. Ora il tono è cambiato. Un aumento del 44 percento del commercio bilaterale nel 2021 ha oliato le ruote della cooperazione. L'emiro del Qatar ha aiutato i due presidenti a riconciliarsi. Quando il terremoto ha colpito la Turchia nel febbraio l'Egitto ha colto l’opportunità di inviare aiuti umanitari.

 La prima visita di El-Sissi ad Ankara, insieme ad alcuni suoi ministri, è avvenuta a settembre 2024, in un periodo in cui Egitto e Turchia cercano entrambi di rafforzare le proprie posizioni economiche a livello internazionale tramite l’appartenenza ai BRICS. I due presidenti hanno siglato accordi su difesa, energia, turismo, salute, istruzione e cultura. L’obbiettivo è aumentare il volume degli scambi da 6,1 a 15 miliardi di dollari in pochi anni. È stata dichiarata l’intenzione di raggiungere un accordo di libero scambio, anche in valute locali, e di riavviare i servizi di trasporto marittimo tra i porti di Mersin e Alessandria. I due leader hanno tenuto il primo incontro di un consiglio strategico di alto livello. Hanno firmato 17 memorandum d'intesa su pianificazione urbana, agricoltura, aviazione civile, tecnologia informatica, salute e altre questioni. Hanno anche espresso l’intenzione di elevare la cooperazione al livello strategico entro l'anno prossimo. L’Egitto sta già acquistando droni turchi avanzati.

La normalizzazione con l'Egitto serve alla Turchia per mitigare gli effetti dell'accordo marittimo Egitto-Grecia del 2020, che ha portato all'annullamento di fatto dell'accordo tra Ankara e il governo di unità nazionale di Tripoli,  per estendere la zona di interesse economico esclusivo della Turchia e della Libia fino a toccarsi,  a scapito della zona di interesse economico esclusivo delle Grecia. La questione del gas nel Mediterraneo è causa di una crisi acuta tra Grecia e Turchia.

La Turchia può trarre vantaggio dal mercato egiziano come porta d'accesso all'Africa e, cosa altrettanto importante, desidera la cooperazione del Cairo nelle attività del movimento Fethullah Gulen, che ha importanti operazioni finanziarie in Egitto.

Tuttavia le divergenze ideologiche rimangono. El-Sissi ha ricordato il fondatore della Repubblica turca, Mustafa Kemal Ataturk, quando ha parlato delle relazioni storiche tra Egitto e Turchia, benedicendo il laicismo di Ataturk. Invece alla fine dell’incontro Erdogan ha salutato el-Sissi con quattro dita, un gesto che ricorda il massacro di Rabaa in cui il personale di sicurezza egiziano ha ucciso centinaia di manifestanti della Fratellanza Mussulmana, che si erano barricati in piazza.

L'attuazione degli accordi strategici che la Turchia ha firmato con il governo di Tripoli dovrà probabilmente attendere che diventi possibile una soluzione permanente al conflitto interno della Libia in cui Egitto e Turchia ancora hanno interessi opposti.

Lascia un commento

Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!

Accedi

Non sei ancora registrato?

Registrati

I vostri commenti

Per questo articolo non sono presenti commenti.