Tra Oriente e Occidente: la letteratura israeliana specchio di identità poliedriche
Colloquio fra Fabrizio Lelli e Roy Chen

16/10/2024

Fabrizio Lelli si è formato alle Università di Firenze e Venezia e all’Università Ebraica di Gerusalemme. Dal 2001 al 2022 ha insegnato Lingua e Letteratura Ebraica all’Università del Salento (Lecce). Dal 2022 insegna Lingua e Letteratura Ebraica all’Università di Roma “La Sapienza”. Ha svolto ricerche e ha tenuto attività didattiche e seminariali presso l’Università della Pennsylvania, Filadelfia (H.D. Katz Center for Advanced Judaic Studies), l’Università della California, Los Angeles (UCLA) e l’Università di Amburgo (Maimonides Center for Advanced Studies). Si occupa principalmente di letteratura filosofica e mistica ebraica prodotta in Italia tra Medioevo e prima Età Moderna. Ha curato edizioni di testi ebraici di età medievale e rinascimentale; ha pubblicato studi sui rapporti tra liturgia ebraica dell’Italia meridionale e area balcanica e sulla memorialistica prodotta da profughi ebrei nei campi di transito pugliesi dopo la Seconda Guerra Mondiale. Dal 2016 è direttore del Museo Ebraico di Lecce, che ha contribuito a fondare. È stato più volte consigliere dell’AISG (Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo) ed è nel comitato scientifico di varie collane e riviste internazionali specializzate nell’ebraistica e giudaistica. Ha partecipato a innumerevoli convegni in Italia e all’estero. Tra le sue ultime pubblicazioni si ricordano: Con M. Andreatta, ‘Ir hefsi-vah: Studi di ebraistica e giudaistica in onore di Giuliano Tamani, Livorno, Salomone Belforte & C., 2020 e Pico e la cabbalà, a cura di Fabrizio Lelli, Firenze, Olschki, 2014.

 

 

Roy Chen è uno scrittore, traduttore e drammaturgo israeliano. Vincitore del premio Shai Agnon per la letteratura 2023. La famiglia paterna arrivò in Palestina nel 1492 a seguito dell’espulsione dalla Spagna, la famiglia materna dal Marocco nel XX secolo. Nato a Tel Aviv nel 1980, è cresciuto con un nonno gioielliere e una nonna hostess poliglotta, un altro nonno pescatore e una nonna analfabeta, ma esperta nella sapienza antica del cuore. In gioventù, nell’ambito di una personale rivolta identitaria, Roy ha lasciato la scuola imparando da solo il russo. Ha tradotto Puškin, Gogol’, Dostoevskij, Cechov, Bunin, Charms e molti altri.

 Dal 2007 è diventato il drammaturgo stabile del Teatro Gesher, uno dei teatri più importanti di Israele. Di lui Giuntina ha pubblicato il romanzo Anime e la pièce teatrale Chi come me, andata in scena nel 2024 al Teatro Franco Parenti di Milano.

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