Un articolo dell’Herald Tribune del 16 dicembre 2008 analizza la situazione della ricerca energetica in base alla fluttuazione dei prezzi del petrolio.
In tutto il mondo i numerosi progetti di innovazione legati al petrolio e al gas naturale, messi in piedi nell’ultimo periodo, hanno subito una battuta d’arresto, dal momento che le aziende nelle ultime settimane stanno combattendo per rimanere sul mercato dell’energia, visto il calo improvviso dei prezzi.
Il numero dei progetti rimandati nell’ultimo periodo è in crescita: negli Stati Uniti numerosi pozzi petroliferi sono stati chiusi e in Arabia Saudita, in India e in Kuwait è stata rimandata la costruzione di nuove raffinerie. Anche i piani di trivellazione al largo delle coste africane sono stati riconsiderati.
Negli ultimi anni gli investimenti nelle fonti alternative erano aumentati notevolmente, ma con il prezzo del petrolio così basso le aziende non hanno un margine di guadagno sufficiente per investire in nuovi progetti di innovazione, che costano molto e non danno risultati certi nel medio periodo.
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