È quanto sostiene la relazione della commissione inter-parlamentare francese presentata a Sarkozy a fine dicembre 2008. A queste conclusioni la commissione è arrivata non tramite illazioni o informazioni segrete, ma tramite le dichiarazioni pubbliche delle autorità e degli enti iraniani coinvolti nello sforzo nucleare.
Che faranno ora le potenze occidentali, che sin dal 2002 hanno sostenuto di non poter accettare che l'Iran si doti di armi nucleari?
Le dichiarazioni recenti di Hillary Clinton sui rischi cui l'Iran andrebbe incontro se attaccasse Israele con armi nucleari fanno pensare che la prossima amministrazione americana non abbia intenzione di intervenire per distruggere gli impianti.
Per leggere l'intero articolo di Amir Taheri sull'argomento, apparso su Asharq Alawasat, cliccare su
http://www.asharq-e.com/news.asp?section=2&id=15236
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