Il 13 gennaio le truppe etiopi si sono ritirate da Mogadiscio, capitale della Somalia, ma questo non significa che l’Etiopia abbia intenzione di abbandonare la lotta contro gli estremisti islamici.
L’Etiopia infatti dal 2006 ha mantenuto le truppe sul territorio somalo per due ragioni principali:
· per sconfiggere le milizie al Shabab, che da anni cercano di stabilire in Somalia una nuova base per le operazioni di al Qaeda (così facendo il governo etiope si è guadagnato l’appoggio degli Stati Uniti)
· per impedire che gli estremisti islamici della Somalia si uniscano ai ribelli somali presenti su suolo etiope nel tentativo di abbattere il governo di Addis Abeba.
L’Etiopia intende comunque mantenere alcune guarnigioni in Somalia centrale e meridionale per proseguire nella lotta contro al Shabab e continuerà ad armare e finanziare quelle milizie che si battono contro gli estremisti islamici. Una delle più grandi, Ahlu Sunna Wahljamaca, che si batte per gli interessi degli islamici moderati del paese, probabilmente trasferirà alcune unità a Mogadiscio per evitare un’esplosione di violenza dopo la partenza degli Etiopi. Anche una missione di peacekeeping dell’Unione Africana, composta da Ugandesi e Burundesi, controlla già alcuni luoghi strategici della capitale.
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