17 febbraio 2009
Nel corso della scorsa settimana per quanto riguarda la guerra fra lo stato ed i cartelli della droga (mafia della droga) in Messico ci sono stati diversi avvenimenti:
- 8 assalti a mano armata contro postazioni della polizia, anche di lunga durata, con lancio di granate;
- una decapitazione;
- l'arresto del capo della polizia di Cancun per concorso nell'uccisione del generale Tello:
- una battaglia fra l'esercito messicano ed un gruppo di sequestratori (i sequestri di persona sono una piaga dilagante in Messico), con 21 morti, a 100 chilometri dalla frontiera con gli USA;
- tre attentati a tre giornalisti, con granate e fucili, in cui un giornalista è morto;
- il rinvenimento di una fossa comune con 16 corpi di persone recentemente assassinate dai gangster;
- dimostrazioni violente contro il governo a Monterrey, con uso di granate;
- la richiesta ufficiale dal presidente della Camera di rivedere la politica dello stato contro i cartelli della droga;
La stabilità stessa dello stato appare a rischio: la quantità di denaro di cui dispongono i cartelli della droga per corrompere i funzionari pubblici, inclusi i poliziotti, e la spietatezza delle azioni dei mafiosi sono due elementi che rendono difficilissimo il controllo dello stato sul territorio e sulla regolarità della vita sociale.
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