19 febbraio 2009
La Cina impresterà al Brasile 10 miliardi di dollari per sviluppare gli impianti di
estrazione del petrolio dal fondo del mare in acque brasiliane.
Il prestito verrà rimborsato in barili di petrolio. L'accordo verrà probabilmente raggiunto durante la visita di stato del vicepresidente cinese Xi Jinping in Brasile.
Il 17 febbraio si è avuta notizia di un accordo di finanziamento da parte della Cina alle società nazionali russe Rosneft e Transneft per un totale di 25 milioni di dollari, per realizzare l'oleodotto
ESPO dalla Siberia all'Oceano Pacifico. Anche in questo caso la metà del prestito verrà ripagata con forniture di petrolio.
Per uno stato ricco di riserve monetarie, manifatturiero e privo di petrolio come la Cina, questa politica appare lungimirante ed accorta: la Cina trova modo di far rendere bene gli investimenti in un fase di estrema incertezza finanziaria, si garantisce futuri approvvigionamenti di petrolio e contribuisce ad aumentare la disponibilità globale di petrolio nei prossimi decenni.
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