Il 22 febbraio 2009 verso le sei e mezza di sera un motociclista ha lanciato una bomba rudimentale (ma micidiale) fra la frolla del mercato Khan al-Khalili, uccidendo una turista francese e ferendo altre 17 persone, fra cui 10 Francesi, un Tedesco e 3 Sauditi. Un'altra bomba è stata lanciata nel mercato dalla finestra di un ostello a una stella che si affaccia sul mercato stesso. Nello stesso mercato un attentatore suicida aveva ucciso turisti stranieri nella’aprile del 2005.
I gruppi terroristi che si ispirano dichiaratamente ad al-Qaeda in Egitto sono:
· Gamaal al Islamiyah (GAI), che ha dichiarato il proprio legame con al-Qaeda in un video dell’aprile del 2006, ma da allora si è divisa in più gruppi, i più numerosi dei quali hanno dichiarato di rinunciare alla violenza per partecipare alla lotta politica, così come i Fratelli Musulmani.
· Tawhid wa al-Jihad, un gruppo di Beduini responsabile degli attacchi alle strutture turistiche di Sharm Al Sheikh del 2005-2006.
Molti analisti ipotizzano che in questo attentato ci sia lo zampino di Hezbollah, che opera per conto dell'Iran.
L'Egitto è molto preoccupato per l'infiltrazione dell'Iran in Palestina attraverso Hamas ed Hezbollah, e sta negoziando fra Hamas e al-Fatah per condurli alla pacificazione e alla costituzione di un’alleanza in nome dell' unità nazionale e togliere così spazio di manovra fra i due contendenti agli Iraniani e ai Siriani.
Il sito Qudsnet, portavoce del Jihad palestinese, il 21 febbraio ha scritto che ‘fonti palestinesi di alto livello a Betlemme’ (probabilmente di al-Fatah) hanno dichiarato che il Cairo ha inviato una lettera molto dura ad Hamas, mettendo in guardia Hamas dal dare ascolto alle istanze dell'Iran e della Siria durante il processo di valutazione della proposta egiziana di accordo fra al Fatah e Hamas stessa, per garantire il mantenimento dell'unità nazionale fra Gaza e il West Bank. Il prossimo incontro fra Hamas e Fatah è previsto al Cairo il 25 febbraio, ma le ‘fonti’ a Betlemme hanno dichiarato a Qudsnet che il governo egiziano annullerà l'incontro se Hamas non darà garanzia di rimuovere ‘gli ostacoli che impedirebbero il successo delle trattative’.
Nelle scorse settimane le autorità egiziane hanno scoperto un gruppo di Libanesi che contrabbandava armi in Egitto al porto di al-Arish. Le armi per Gaza arrivano dal porto di Tiro in Libano, vengono scaricate di nascosto sulla costa egiziana fra Port Said e port Fouad, trasportate a Rafah e di lì imbucate nei tunnel. Forse anche in questo caso si trattava di armi destinate a Gaza. Ma si dice che in seguito alla presa di posizione dell'Egitto nei confronti di Hamas l'Iran, fornitore delle armi, abbia dato istruzioni di consegnare le armi ai gruppi egiziani di jihad armato, per dimostrare al governo egiziano che gli Iraniani sono in grado di destabilizzare l'Egitto dall'interno.
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