Che Gesù in quanto uomo sia stato un Ebreo, il più importante e il più noto personaggio della storia ebraica dopo Abramo e Mosè, è constatazione ovvia − eppure raramente ricordata dai Cristiani. Dopo millenni di antigiudaismo religioso e di antisemitismo politico, oggi molti Cristiani sono addirittura stupefatti dall’affermazione che Gesù fu, in quanto uomo, un grandissimo rappresentante della cultura ebraica, che Egli mai rinnegò, mai condannò, ma amò profondamente. Per capire le nostra storia di Europei cristiani è necessario ripercorrere la storia della separazione fra Ebraismo e Cristianesimo, che non fu nè opera nè volontà di Gesù, ma avvenne decenni dopo la Sua morte, per volontà di una parte dei Suoi seguaci che non lo avevano conosciuto personalmente e non erano, come Lui, di cultura ebraica.