Il 2 marzo 2009 il presidente della Guinea-Bissau Joao Bernardo Vieira è stato assassinato da alcuni membri dell’esercito, poche ore dopo che il generale delle forze armate, il Generale Batista Tagme Na Waie, era perito in un attentato dinamitardo.
I due uomini erano acerrimi rivali e nei mesi scorsi erano miracolosamente sopravvissuti a numerosi attentati.
Le forze armate hanno immediatamente negato ogni coinvolgimento con l’attentato, accusando un gruppo isolato di soldati non ancora identificati.
Vieira, comandante della guerriglia durante la campagna per l’indipendenza, è stato presidente della Guinea-Bissau per circa 23 anni – seppur con alcune interruzioni. Nel 1998 venne rovesciato da un colpo di stato e si rifugiò in Portogallo, dove rimase sette anni. Nel 2005 rientrò in patria dopo che il suo successore, Kumba Yala, era stato a sua volta deposto. Sin dal momento della sua vittoria elettorale nel 2005 il generale Waie, che in passato faceva parte della giunta che lo aveva rovesciato, era stato molto critico dell’operato del presidente.
La Guinea-Bissau è il punto di transito della cocaina proveniente dal Sudamerica e diretta in Europa e molti ufficiali sono coinvolti nel traffico. Senza un maggiore sforzo da parte dei vertici la situazione del paese continuerà a rimanere estremamente instabile.
Fonte: The Guardian
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