Il 4 marzo alcuni agenti dei servizi segreti ucraini hanno fatto irruzione nel quartier generale della Naftogaz. I servizi segreti sono al servizio del presidente Viktor Yuschenko, rivale del primo ministro Yulia Timoshenko. Secondo fonti ufficiali di Kiev Yuschenko avrebbe anche fatto arrestare diversi ufficiali di Naftogaz. I portavoce di Yulia Timoschenko hanno condannato l’accaduto e hanno accusato il presidente di essere un “criminale”.
Questa situazione potrebbe avere gravi ripercussioni: se le attività dell’azienda vengono ostacolate, Naftogaz rischia di non riuscire a pagare alla Russia la rata mensile per le forniture di gas naturale, il che potrebbe causare una nuova crisi energetica fra Russia e Ucraina.
Sembra che il raid sia stato progettato con un tempismo perfetto per danneggiare il più possibile la Russia e la Timoschenko – che finora ha cercato di mantenere buoni i rapporti fra Mosca e Kiev.
È l’ultimo atto di guerra dell’attuale presidente, che ha ormai perso il suo potere.
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