Il 5 marzo scorso, in occasione del vertice dei ministri degli esteri della NATO a Bruxelles, gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno informato il primo ministro georgiano, Nikolaz Gilauri, che la Georgia non potrà più contare sul loro appoggio, perché non hanno i mezzi per proteggerla dal suo potente vicino, la Russia.
Il segretario di stato Hillary Clinton ha fatto sapere a Gilauri che gli Stati Uniti cercheranno comunque di trattare con la Russia sulla Georgia per ottenere il massimo, poi il commissario per le relazioni estere europeo, Benita Ferrero-Waldner, ha aggiunto che la Georgia dovrebbe cercare di riallacciare i rapporti con la Russia per non entrare in un vicolo cieco.
Sia gli Americani che gli Europei sanno che la Russia ha tracciato una linea intorno alla Georgia e a molti dei suoi ex territori.
Se l’Occidente vuole una collaborazione con Russia – dall’energia all’Afghanistan –
dovrà necessariamente cambiare atteggiamento nei confronti della Georgia e accettare i diktat di Mosca.
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