Il 23 aprile 2009 il viceministro del petrolio Noureddin Shahnazizadeh ha dichiarato che l’Iran e l’Iraq hanno raggiunto un accordo sulla costruzione di un oleodotto che dovrebbe collegare la città irachena di Basra (Bassora) alla città iraniana di Abadan. Il greggio proveniente dall’Iraq costituirà il 50% del petrolio totale utilizzato dalla raffineria di Abadan.
Vista la vicinanza delle due città – circa 50 kilometri – i lavori dovrebbero essere rapidi e non troppo dispendiosi.
Questo progetto è vantaggioso per Teheran, che potrà accedere al petrolio iracheno (piuttosto economico) per poi rivenderlo sul mercato estero dopo la raffinazione.
L’Iraq da anni sta cercando di aumentare le esportazioni, ma persistono tuttora numerosi problemi infrastrutturali che impediscono di pompare petrolio a pieno regime. Il contratto con l’Iran porta vantaggi a Baghdad, che potrà così aumentare gli introiti.
E
siste però un problema, ovvero lo stallo nei negoziati fra Iran e Stati Uniti. È piuttosto improbabile che
Washington rimuova le sanzioni a Teheran – come richiesto dagli ayatollah - ma
potrebbe permettere accordi fra l’Iran e l’Iraq proprio come incentivo al compromesso. Questo progetto ha quindi buone probabilità di essere realizzato.
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