In un bell'articolo che appare su
La Stampa il 30 aprile 2009 Picco spiega che dentro i confini dell'Afghanistan è sempre stata dominante la grande tribù Pashtun, sunnita e talebana (cioè teocratica), che vive anche nelle regioni di frontiera in Pakistan. Le tribù di minoranza Tagike e Azere (sciite) in Afghanistan sono state combattute dai Talebani e da Bin Laden, e sono ora state estromesse anche dall'attuale governo.
Il Pakistan ha sempre sostenuto i Pashtun Talebani, che fanno parte anche della propria popolazione, e li ha armati e istruiti alla guerriglia non soltanto in Afghanistan contro i Russi, ma anche nelle regioni di frontiera con l'India, paese che il Pakistan teme grandemente, e che considera nemico.
Ora però i Talebani sono i nemici della NATO in Afghanistan, e il Pakistan, che collabora con la NATO, dovrebbe contenerli o addirittura combatterli. Ma i Talebani per il Pakistan sono tradizionalmente i difensori dei confini dai nemici o dai potenziali nemici.
Una guerra contro i Talebani è per il Pakistan una guerra civile che governo ed esercito non possono neppure immaginare, se non si immagina nel contempo un totale ribaltamento dei rapporti con l'India: da paese nemico a paese alleato.
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