Il 13 maggio 2009 il governo tedesco ha approvato
un piano che permetterà alle banche private – ma non alle banche pubbliche regionali, attualmente molto più indebitate delle banche private –
di togliersi 190 miliardi di euro di toxic assets (attivi probabilmente inesigibili alla scadenza) dai loro bilanci e di parcheggiarli nelle cosiddette “bad banks”.
In cambio di questi attivi inesigibili le “bad banks” emetteranno titoli garantiti dal Fondo Statale per la Stabilizzazione del Mercato Finanziario, per un valore pari al 90% del valore dei toxic assets. Le banche private potranno così tornare liquide e ispirare fiducia ai clienti.
Politicamente parlando, si tratta di una mossa astuta, dato che a settembre si terranno le elezioni per il rinnovo del parlamento.
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