L'8 giugno 2009 George Friedman ha pubblicato su Strategic Forecast la propria interpretazione di che cosa vuole fare Obama nei rapporti con Israele. È un’analisi acuta e non banale, che vale la pena prendere in considerazione.
Obama ha insistito molto nel richiedere a Netanyahu di fermare l'espansione degli insediamenti in Cisgiordania, e nel sostenere la tesi dei due stati per due popoli. Ha invece evitato di pronunciarsi su altri aspetti della questione. Secondo Friedman l'opinione pubblica americana, inclusa quella della comunità ebraica, non ritiene che gli insediamenti in Cisgiordania siano davvero da difendere - tanto più che la politica ufficiale degli USA verso Israele è sempre stata ostile agli insediamenti, anche se poi nei fatti le precedenti amministrazioni si limitavano a proteste formali e lasciavano fare.
Chiedendo a Netanyahu di fermare l'espansione degli insediamenti Obama ritiene di non allarmare la propria opinione pubblica e di non mettere neppure in pericolo la sicurezza di Israele. Però mette Netanyahu in una posizione molto difficile. Rispondere no o rispondere sì per Netanyahu è altrettanto impossibile: in entrambi i casi avrebbe contro circa la metà dell'opinione pubblica israeliana e del parlamento. Friedman ritiene perciò che l'insistenza degli USA sul blocco degli insediamenti finisca col creare una crisi di governo in Israele entro pochi mesi, e che anche questo dimostrerà al mondo arabo che il governo degli USA ha preso le distanze da quello israeliano, e usa modi decisi contro Israele per difendere i diritti dei Palestinesi della Cisgiordania. Tutto questo senza mettere davvero in pericolo la sicurezza di Israele, e senza allarmare troppo l'opinione pubblica americana.
E poi? Poi secondo Friedman Obama pensa che i paesi arabi siano ora pronti a far davvero accettare ai Palestinesi la soluzione 'due stati per due popoli'. Ipotesi già avanzata da tanti altri capi di stato negli ultimi 65 anni, che non si è mai rivelata vera.
Ha da passà a nuttata?
Laura Camis de Fonseca
Per visualizzare l’originale cliccare qui.
I vostri commenti
Per questo articolo non sono presenti commenti.
Lascia un commento
Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!
Accedi
Non sei ancora registrato?
Registrati