L’8 giugno 2009 l’ambasciatore russo a Belgrado, Aleksandar Konuzin, ha dichiarato che il governo russo sta prendendo in considerazione l’ipotesi di offrire un prestito di un milione di euro alla Serbia.
Alcuni giorni fa il vice primo ministro serbo Ivan Dacic si è recato in visita al Cremlino per convincere il governo russo a finanziare una serie di progetti per infrastrutture, inclusa l’espansione della metropolitana di Belgrado e della rete autostradale, e la ricostruzione di una centrale idroelettrica a Djerdap, sul Danubio. Inoltre il presidente serbo Boris Tadic ha inviato una lettera al presidente Medvedev avanzando una richiesta di prestito.
L’Unione Europea, alle prese con le elezioni e con la recessione, ha lasciato ampio spazio di manovra ai Russi che hanno immediatamente approfittato della situazione per avanzare nei Balcani.
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