Nel primo trimestre del 2009 il prodotto interno lordo messicano si è contratto del 5,9%. La causa però è globale, non locale. L'economia del Messico dipende per oltre il 20% dall'economia degli USA, perché fornisce liberamente e ampiamente manodopera, servizi e prodotti al mercato USA, in base all'accordo di libero scambio (NAFTA). Nel primo trimestre del 2009 le importazioni USA dal Messico si sono contratte del 36%, e di conseguenza la produzione industriale del Messico è diminuita del 9%, con gravi ripercussioni sull'occupazione.
Alla perdita economica dovuta al crollo dell'export si aggiunge il basso prezzo del petrolio, i cui ricavi contribuiscono da soli al 30% del bilancio dello stato. La criminalità organizzata legata al traffico di droga internazionale è il problema più pressante da lungo tempo: i cartelli sono ormai in grado di attaccare le caserme dell'esercito e della polizia, conducono una vera e propria guerriglia contro lo stato. Con il peggiorare dell'economia legale e con il ridursi delle risorse pubbliche i cartelli della droga hanno ancor più facilità a reclutare propri agenti, persino nelle istituzioni. La politica di bilancio dello stato perseguita dalla crisi del 1995 in poi è stata oculata: le tasse incidono per meno del 9% sul PIL, il debito pubblico è contenuto, il bilancio annuale normalmente in pareggio (non potrà essere in pareggio nel 2009, ovviamente, alla pari di ogni altro bilancio pubblico del mondo occidentale i questi anni di grave crisi finanziaria ed economica). L'attuale partito di maggioranza, il PAN (partito di Azione Nazionale), cui appartiene anche l'attuale presidente Felipe Calderon, perderà probabilmente parte dei voti per le irrequietezze sociali acuite dalla crisi economica, ma questo non dovrebbe impedire a Calderon di far passare al Congresso i provvedimenti necessari per la lotta contro la criminalità organizzata, sui cui c'è ampio consenso nel paese. Sarà invece difficile procedere con riforme economiche, perché sull'economia prevale il dissenso e la protesta non costruttiva, non soltanto fra i partiti ma anche all'interno dei partiti. Il partito che aumenterà i voti a scapito del PAN sarà soprattutto il PRI (partito Rivoluzionario Istituzionale), che probabilmente scavalcherà il PAN come primo partito del paese. In passato il PRI ha governato il Messico per 70 anni. Dal 2000 è invece al governo il PAN. Il terzo partito, il PRD (Partito Rivoluzionario Democratico) è frazionato al suo interno, più estremista, e lontano dall'ottenere risultati elettorali di peso.I vostri commenti
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