L’illuminismo perduto. L’età d'oro dell’Asia Centrale dalla conquista araba a Tamerlano di S. F. Starr è una stupefacente rivelazione: soltanto pochi specialisti studiano la storia dell’Asia Centrale, perché noi Italiani studiamo una storia eurocentrica, che sostanzialmente ignora le altre civiltà, o le conosce molto superficialmente e tende a distorcerne la storia in funzione di visioni ideologiche e storiche eurocentriche.
Da questo libro veniamo a sapere che per oltre 1500 anni le città dell’attuale Afghanistan, Turkmenistan e Uzbekistan furono non soltanto i nodi di una rete di scambi culturali e commerciali che influenzarono tutte le culture del mondo, ma furono anche costantemente all’avanguardia della scienza, della tecnologia, dell’astrologia, della matematica, dell’arte, della finanza e della speculazione filosofica e religiosa. Un esempio? Balkh, l’attuale Mazar-i Sharif nel nord dell’Afghanistan, fu per secoli la città più colta, più cosmopolita e più tollerante al mondo, dove schiere di traduttori e di scrivani appartenenti a tradizioni linguistiche e religiose fiorite in ogni angolo del continente euroasiatico produssero o riprodussero i grandi testi dell’antichità e del Medio Evo, utilizzando la migliore carta al mondo, fabbricata localmente.
L’Asia Centrale ebbe una propria grande cultura, diversa da quelle degli imperi vicini, di cui però produceva continuamente nuove sintesi. Per la natura del terreno e della rete di percorsi che collegavano le città, l’Asia Centrale non fu mai al centro di un impero autonomo, ma sottostò ora a questo ora a quell’impero, mantenendo però sempre una propria autonomia culturale ed economica, proprio in quanto ‘rete’ estesa per migliaia di chilometri attraverso un paesaggio magnifico ma impietoso: i maggiori deserti del mondo, le più alte catene montuose del mondo, steppe infinite percorse da venti impetuosi e da orde di cavalli e di nomadi. Un territorio con caratteristiche uniche al mondo, una storia unica al mondo.
Pubblichiamo alcuni estratti del testo, per incuriosirvi e indurvi a leggere il libro: 600 pagine, ognuna con qualche tassello importante.