Arrestato manager australiano
in Cina

14/07/2009

Il 5 luglio 2009 a Shangai il Ministero Cinese per la Sicurezza dello Stato ha preso in custodia l’australiano Stern Hu, manager dell’azienda mineraria Rio Tinto, insieme ad altri tre dirigenti di nazionalità cinese. Hu è stato accusato di spionaggio e di furto di segreti di stato.   Hu aveva partecipato di recente ai negoziati sul prezzo del ferro con l’azienda mineraria cinese Chinalco, ma il ministro degli esteri australiano Stephen Smith non crede che sia questa la causa dell’arresto. Forse Hu durante le trattative era venuto a conoscenza di informazioni delicate sull’economia cinese, ma per ora i Cinesi non hanno fornito alcuna prova per giustificare il fermo.   La ragione sembra essere un’altra: un mese infatti fa la Rio Tinto, dopo lunghi mesi di intensi negoziati, ha rifiutato un’offerta della Chinalco, che voleva investire 19,5 miliardi di dollari nella multinazionale mineraria australiana.   La tattica di prendere in custodia uomini d’affari stranieri è già stata utilizzata in Cina prima: alcuni anni fa il rappresentante commerciale della Goldarrows Metals Ltd, incaricato di vendere una partita di piombo, fu bloccato alla dogana dalla polizia con una scusa e rilasciato solo dopo che l’azienda pagò 350.000 dollari.

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