Forti legami
fra Russia e Bulgaria

17/07/2009

Il 13 luglio 2009 il neopremier eletto bulgaro Boyko Borisov ha chiesto al Ministro dell’Economia e dell’Energia di interrompere temporaneamente la costruzione dell’impianto nucleare di Belene e dedicarsi invece allo sviluppo del gasdotto South Stream. Entrambi i progetti avvengono in collaborazione rispettivamente con le aziende statali russe Atomstroyexport e Gazprom.   A seguito di questa mossa molti analisti si sono domandati se Borisov intenda assumere una linea filo-europeista abbandonando i tradizionali legami con la Russia. Questo appare però piuttosto improbabile.   I legami fra Russia e Bulgaria sono sempre stati molto forti in passato, e l’ex primo ministro Sergei Stanishev non ha fatto nulla per cambiare questa tendenza, nonostante l’adesione della Bulgaria alla NATO nel 2004 e l’ingresso nell’UE nel 2007.   I buoni rapporti fra Bulgaria e Russia non sono un fenomeno recente, né tantomeno dipendono dalle politiche dei singoli governi o dalle aspirazioni dei politici bulgari, bensì sono radicati nella geopolitica e nella storia dei due paesi. La Bulgaria infatti deve la propria indipendenza alla Russia, che nel XIX combatté la guerra turco-russa con l’intento di creare la “Grande Bulgaria” e ottenere uno sbocco sul Mar Nero e sul Mar Egeo.  Questo piano non fu portato a termine perché le potenze occidentali intervennero diplomaticamente e contennero l’estensione della Bulgaria al Congresso di Berlino del 1878.     La Russia e la Bulgaria hanno mantenuto ottimi rapporti anche durante il XX secolo – ad esempio Sofia, pur essendo alleata dei Nazisti, si rifiutò di attaccare la Russia durante la Seconda Guerra Mondiale.   Anche durante il periodo della dominazione comunista i Bulgari non furono colti da quel forte sentimento antirusso presente invece negli altri stati dell’Est: la Bulgaria fu sempre fedele alla Russia e non si ribellò mai all’egemonia dei Sovietici.   Con ogni probabilità Borizov ha bloccato la costruzione dell’impianto nucleare per mettere fuori gioco i membri vicini all’ex primo ministro che si occupavano del progetto, ma non ha nessuna intenzione di rinunciare all’alleanza con la Russia.   

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