Il 16 luglio 2009 l’Istituto di Statistica Nazionale ha dichiarato che il prodotto interno lordo della Cina è cresciuto del 7,1% nella prima metà del 2009 – ovvero di 13,99 trilioni di yuan (2 trilioni di dollari).
La crescita è attribuibile all'aumento della domanda interna ed ai programmi di investimenti pubblici. Le esportazioni infatti sono in netto calo (- 25% a giugno 2009), e anche gli investimenti esteri sono diminuiti del 17,9 % nel primo semestre.
Governi e aziende sono particolarmente restii a trattare investimenti importanti in Cina in questo periodo, anche per i timori sorti in seguito all'arresto di un alto dirigente australiano della Rio Tinto, accusato di spionaggio. Molti dirigenti cinesi nel campo dell’industria del ferro e dell'acciaio sono stati arrestati in collegamento con il caso Rio Tinto, e accusati di corruzione.
È probabile che si tratti di una azione dimostrativa con cui il governo cinese intende ricordare chi è il padrone ai manager delle industrie di interesse strategico, i quali tendono ad agire in modo autonomo anziché seguire le direttive del governo, soprattutto nelle aziende a capitale misto con forte partecipazione dall'estero.
In questi giorni è in Cina il Segretario statunitense al Commercio Gary Locke, accompagnato dal Segretario per l’Energia Steven Chu. Prima della partenza Locke ha dichiarato che lo squilibrio della bilancia commerciale fra Cine r Stati Uniti è insostenibile e deve essere ridotto. Nel 2008 la bilancia commerciale è stata passiva per gli USA di 268 miliardi dollari. Locke tenterà di convincere il governo cinese a decidere interventi per l'ambiente e per la riduzione dei gas serra, che comporterebbero acquisti di tecnologie ‘pulite’ negli Stati Uniti da parte della Cina.
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