L’acqua al centro di potenziali conflitti:
il caso del Nilo

29/09/2014

L’acqua è fondamentale per la vita di tutti gli individui. L’aumento di popolazione e la siccità crescente in alcune aree del pianeta renderanno le risorse idriche sempre più importanti nei rapporti internazionali in alcune regioni del mondo.

È il caso del Nilo (leggi articolo). La tensione fra Etiopia ed Egitto – che hanno rispettivamente 91 e 81 milioni di abitanti – continua a crescere per i timori che la nuova grande diga etiopica sul Nilo arrechi danno a valle. A valle c’è l’Egitto.

La costruzione della diga Grande Rinascimento sul Nilo Azzurro, che contribuisce per l’85% alla totalità delle acque del Nilo, è al centro delle preoccupazioni egiziane. La diga conterrà una quantità d’acqua pari a quella che scorre in un anno intero, perciò potrà causare la diminuzione del flusso a valle, provocando gravi danni all’agricoltura. I lavori termineranno entro il 2020.  Se l’acqua sarà utilizzata esclusivamente per la produzione di energia elettrica non sorgeranno problemi, perché l’acqua continuerà a fluire dopo aver alimentato le turbine. Se invece sarà utilizzata anche per l’agricoltura, le conseguenze potrebbero essere pesanti.

L’Etiopia si trova in posizione di forza, trovandosi a monte.  A diga completata, potrebbe usare le acque del Nilo come Gazprom utilizza il gas, cioè per ricattare gli altri paesi nel caso in cui non accettino le sue richieste.

La diga sta per cambiare la condizione geopolitica dell’Etiopia, così come le infrastrutture di trasporto che collegano l’Etiopia a Gibuti e le garantiscono lo sbocco al mare.  Inoltre l’Etiopia ha un buon controllo su tutto il territorio, a differenza dell’Egitto che deve fare i conti con islamisti militanti sia nella valle del Nilo che nel Sinai.

Il Nord Africa è uno specchio della situazione globale: con l’avanzamento della tecnica, la geografia può evolvere, e evolvere così anche le condizioni geopolitiche dei popoli che vivono nelle regioni interessate

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