Al Qaeda lancia un appello
agli Uiguri

09/10/2009

Il 7 ottobre 2009 l’ideologo di al Qaeda Abu Yahya al-Libi ha lanciato un appello agli Uiguri dello Xinjang affinché scatenino una “guerra santa” contro “l’oppressione cinese” e ha chiesto l’appoggio di tutti i Mussulmani del mondo. Al-Libi è un’importante figura religiosa nonché uno dei primi cinque comandanti di al Qaeda, tuttavia le sue minacce  raramente hanno avuto conseguenze concrete.   Queste dichiarazioni però rivelano che l’organizzazione terroristica ha intenzione di espandersi in Asia centrale e in Cina – al-Libi svolge un ruolo importante in Pakistan ed è famoso per la sua abilità nel  reclutare giovani Mussulmani ed educarli al Salafismo, una versione fondamentalista dell’Islam.   Con questo video probabilmente al Qaeda vuole rivitalizzare la militanza uigura e spingerla ad intessere nuovi legami con i militanti  dell’Asia centrale e Meridionale.   Gli Uiguri in Cina sono non sono particolarmente uniti ed inoltre non hanno nessuna intenzione di imbracciare le armi contro il regime di Pechino, dato che vivono in condizioni decisamente migliori rispetto ai loro confratelli dei paesi limitrofi. Nonva inoltre dimenticatoche ogni tentativo di rivolta in passato è stato duramente schiacciato dalle forze di sicurezza cinesi. Il governo cinese sta osservando la situazione con molta attenzione e farà di tutto per evitare che nasca nuovamente un movimento islamico nell’Asia centrale o nello Xinjang. All’interno dell’Organizzazione di Shangai per la Cooperazione la Cina infatti sta lavorando insieme agli altri governi centro-asiatici per contrastare la militanza islamica nella regione, e con ogni probabilità al prossimo incontro del 15 ottobre ribadirà ancora una volta la necessità di tenere gli occhi aperti.      Il video di al-Libi è senza dubbio motivo di preoccupazione, ma le possibilità che possa istigare una rivolta sono davvero minime. Senza l’aiuto degli Uiguri  al Qaeda non ha nessuna possibilità di organizzare una ribellione in Cina.   A cura di Davide Meinero

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