Attacco alla moschea in Pakistan

08/12/2009

Il 4 dicembre 2009 durante la preghiera del venerdì dai sei agli otto uomini armati hanno fatto irruzione in una moschea di Parade Lane a Rawalpindi, in Pakistan, uccidendo almeno quaranta persone e ferendone molte altre. A quanto pare alcuni degli attentatori sono riusciti a scappare.
 
L’attentato è simile a quello di una settimana prima contro una banca nei pressi del quartier generale militare di Rawalpindi. Non è la prima volta che i terroristi prendono d’assalto una moschea, anche se di solito queste azioni generano divisioni fra i jihadisti.  
Il venerdì di solito la moschea di Parade Lane è frequentata dai militari e dalle loro famiglie, e con ogni probabilità i jihadisti cercheranno di giustificare l’attacco sostenendo che è stato organizzato per colpire quei soldati che nei mesi scorsi hanno attaccato e ucciso le famiglie dei militanti jihadisti nelle moschee della valle di Swat e del Waziristan. Di fatto i militari vengono considerati dai terroristi alla stregua di apostati schierati a fianco dei non-musulmani contro i fedeli.  
 
Ma  i Talebani pakistani sanno che la loro popolarità è in calo per colpa dei numerosi morti fra i civili, causate nei mesi scorsi dai loro attentati  – basti pensare che nell’ultimo assalto del 4 dicembre scorso sono stati uccisi 16 bambini.
Islamabad non può che reagire con il pugno di ferro e intensificare l’offensiva nella speranza di sedare la ribellione una volta per tutte. 

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