Attacco
a Cabinda

11/01/2010

L’8 gennaio 2009 l’autobus che trasportava la squadra del Togo è stato attaccato poco dopo essere entrato nell’enclave angolana di Cabinda. Tre persone sono state uccise e sette sono rimaste ferite.   L’enclave di Cabinda è separata dal resto dell’Angola da una striscia di terra appartenente alla Repubblica Democratica del Congo. Cabinda è il centro dell’industria petrolifera angolana: la maggior parte dei giacimenti si trova al largo della costa, mentre una piccola parte si trova sulla terraferma. A partire dagli anni ‘70 la provincia di Cabinda è stata teatro della ribellione del Fronte di Liberazione dell’Enclave di Cabinda (FLEC). Nel 2006 Luanda e il FLEC hanno raggiunto un accordo, ma alcune fazioni ribelli hanno continuato a lanciare attacchi contro l’esercito angolano. Luanda ha dispiegato un contingente di circa 30.000 soldati per mantenere la provincia sotto controllo.   Con l’attacco del’8 gennaio i ribelli hanno voluto ricordare al governo che la lotta non è ancora finita, quindi con ogni probabilità Luanda continuerà a mantenere una presenza militare consistente a Cabinda per proteggere il settore petrolifero, principale risorsa dell’economia angolana.

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