La Grecia, l'Europa
e il futuro dell'Euro

29/04/2010

29 aprile 2010   Il Fondo Monetario internazionale sta ancora considerando l’ipotesi di erogare un prestito fra i 100 e i 120 miliardi di Euro alla Grecia in tre anni. Anche i paesi dell’eurozona in queste ore stanno discutendo del prestito per Atene, che secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe essere pari a 80 miliardi di euro. Nel frattempo i mercati crollano…   Sembra la ripetizione di quanto avvenuto durante la crisi finanziaria russa del 1997/98.   Invece di intervenire, si discuteva a non finire  sul volume del prestito necessario: allora all’inizio si parlava di una cifra pari a 5-10 miliardi di dollari, ma un mese dopo questa era già salita a 20 miliardi. Infine lo FMI acconsentì a sborsare 22,6 miliardi di dollari, ma la crisi continuò a peggiorare di mese in mese - tant’è che alcuni analisti erano certi che per salvare Mosca occorresse un prestito superiore ai 100 miliardi di dollari. Alla fine la Russia andò in default quando lo FMI aveva erogato effettivamente soltanto  5,5 miliardi di dollari.   Nel caso della crisi  del 2007 invece gli Stati Uniti decisero molto rapidamente di iniettare denaro nell’economia attraverso mutui, incentivi e aiuti diretti alle aziende per un valore di 13 trilioni di dollari, di cui soltanto 4 furono realmente utilizzati.   I due diversi epiloghi dimostrano che, al di là della disponibilità di denaro, occorre un saldo impegno politico per erogare un prestito di tali dimensioni. Berlino ha accettato a malapena l’idea di un prestito da 30 miliardi di dollari da parte dell’eurozona – che implica da parte della Germania un impegno di 8,4 miliardi. Se questa cifra venisse innalzata a 80 milioni, Berlino avrebbe il coraggio di accettarla? Se la risposta sarà ‘sì’, che prezzo politico vorrà o potrà chiedere la Germania ai paesi europei per accollarsi l’onere di salvare l'economia dei paesi dell'Euro?

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