Turchia e Israele
insieme anche controvoglia?

15/07/2010

10 luglio 2010
 
Ankara ha ammesso che il Ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu ha incontrato il Ministro di Industria, Commercio e Lavoro israeliano il 30 giugno scorso a Bruxelles. Nonostante le relazioni fra Turchia e Israele abbiano subito un duro colpo dopo la crisi della Mavi Marmara – in cui sono morti nove cittadini turchi – i due paesi si parlano, perché hanno bisogno di continuare a cooperare.
 
I legami fra Gerusalemme e Ankara sono di vecchia data: nel 1949 la Turchia fu il primo paese mussulmano a riconoscere Israele. L’establishment secolare turco, capeggiato dall’esercito, ha sempre guardato con sospetto all’ascesa dell’Islam politico nei paesi arabi e ha stretto subito alleanza con l’unico baluardo del secolarismo in Medio Oriente: Israele.
 
Gerusalemme ha sempre avuto rapporti difficili con i paesi arabi e - nonostante gli accordi di pace con Egitto e Giordania - ha sempre considerato i vicini più come pericoli che come partner potenziali. Perciò ha coltivato i rapporti con la Turchia, rompendo l’isolamento in cui l’avevano confinata i paesi arabi.
 
Anche gli aspetti geopolitici hanno favorito l’alleanza fra Turchia e Israele: non avendo confini in comune, Ankara e Gerusalemme non hanno mai avuto dispute territoriali. Hanno invece  sempre avuto rapporti difficili con i vicini. Inoltre né i Turchi né gli Israeliani sono di etnia araba.  Questa situazione li ha spinti a unirsi contro le minacce comuni e a condividere informazioni di intelligence e tecnologia militare. In quanto entrambi alleati degli USA, hanno la tendenza a cooperare anche fra di loro.
 
Ma negli ultimi otto anni – da quando ha preso il potere il partito Giustizia e Sviluppo – la Turchia ha puntato all’alleanza con i paesi mussulmani per acquisire il ruolo di potenza egemone nel Medio Oriente, anche a rischio di compromettere il rapporto con Israele. La potenza militare turca si basa però proprio sulla relazione privilegiata con Israele, e Ankara non può permettersi di rinunciare a un alleato così strategico. Anche Israele non vuole ritrovarsi isolato nella regione e  non può rinunciare al rapporto con la Turchia.
I due governi sono perciò destinati a continuare a parlarsi, almeno per il momento.
 

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