L’8 dicembre 2010 il ministro degli esteri svedese Carl Bildt e il ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski si sono recati in visita a Chisinau, in Moldavia, per incontrare i vertici dei principali partiti politici moldavi. Alla fine dell’incontro il ministro Bildt ha chiesto ai politici moldavi di far chiarezza sulle loro intenzioni per il futuro, sottolineando che qualsiasi cambiamento nella politica estera moldava potrebbe avere serie ripercussioni sull’Europa intera.
La Polonia e la Svezia temono che la Moldavia, dopo la recente vittoria dei comunisti, possa rientrare nell’orbita russa.
È la seconda volta in meno di tre settimane che i due ministri visitano un paese che potrebbe rientrare nella sfera d’influenza russa. Il 17 novembre ad esempio si sono recati in Ucraina, nel tentativo di ravvivare la Eastern Partnership – un’iniziativa dell’Unione Europea volta a normalizzare i rapporti con Bielorussia, Armenia, Azerbaigian, Moldavia, Georgia e Ucraina –prima che la Polonia prenda la presidenza dell’UE nella seconda metà del 2011. La Russia però non gradisce l’iniziativa, e l’osteggia fermamente.
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