La Germania
e l'eurozona

25/01/2011

Il 19 gennaio 2010 il cancelliere tedesco Angela Merkel ha annunciato in una lunga intervista l’intenzione di sostenere l’euro, ha sottolineato che la Germania non ritornerà al marco tedesco e infine ha ribadito il completo sostegno tedesco all’eurozona aggiungendo che Berlino manterrà i suoi impegni verso la moneta unica.

Ma il salvataggio di alcuni paesi europei è estremamente impopolare presso l’opinione pubblica tedesca: le statistiche mostrano che circa il 50% della popolazione preferirebbe ritornare al marco.

Non c’è dubbio che l’eurozona porti benefici alla Germania: circa il 43% delle esportazioni tedesche è diretto a partner dell’eurozona. È inoltre conveniente che i partner europei siano vincolati dalla moneta unica, perché questo impedisce loro di svalutare la  moneta locale e far concorrenza ai tedeschi nell’export.

Angela Merkel però non riesce a far comprendere questi benefici al popolo tedesco. Se parlasse apertamente dei benefici che l’eurozona ha portato alla Germania, fornirebbe lei stessa agli altri membri dell’UE un’arma in più per spingere la Germania a correre in aiuto dei paesi più deboli. Ma i ripetuti interventi a favore delle economie più deboli dell’eurozona fa perdere consensi nell’elettorato.

La Merkel non ha molto tempo per dare una risposta credibile all’opinione pubblica e agli altri membri dell’UE, perché tra il 20 febbraio e il 27 marzo sono in programma le elezioni in 4 Land, cui ne seguiranno altre tre nel corso del 2011.

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