La Siria espelle i Palestinesi?

01/04/2011

Da un articolo di Khaled Abu Tomaeh per Hudson Institute, 1 aprile 2011.

Le autorità siriane hanno accusato i Palestinesi di aver partecipato attivamente alla manifestazioni antigovernative delle settimane scorse.

In Siria vivono circa 700.000 Palestinesi, molti dei quali nei campi profughi vicini a Damasco, e da tempo operano importanti cellule radicali come Hamas, Jihad Islamico e il Comando Generale del Fronte della Liberazione della Palestina. I Palestinesi sono certi che alle accuse seguirà la loro espulsione dal paese – cosa già accaduta altrove, ad esempio dopo la liberazione del Kuwait nel 1991 decine di migliaia di Palestinesi vennero cacciati dal paese.

I gruppi radicali, una volta espulsi, probabilmente troveranno rifugio nella Striscia di Gaza.

Ma che cosa ne sarà degli altri Palestinesi? Dove andranno?

Nessuno dei loro ‘confratelli’ arabi sembra disposto a riceverli, e quindi il loro destino è di ritrovarsi in qualche campo profughi ai margini del paese – come accaduto ai Palestinesi iracheni dopo la fine di Saddam Hussein. Gli altri stati arabi, infatti, non hanno alcuna intenzione di ospitarli sul proprio suolo, né tantomeno di integrarli.

Damasco ha sempre avuto un atteggiamento ostile verso i Palestinesi: durante la guerra civile libanese le truppe siriane massacrarono migliaia di Palestinesi libanesi bombardando i campi profughi con l’artiglieria pesante e assassinando numerosi funzionari palestinesi. Nei primi anni ’80, primo paese al mondo in assoluto, la Siria dichiarò Arafat ‘persona non grata’ obbligandolo a lasciare il paese entro 48 ore.

Hafez Assad, padre di Bashar, però invitò gli estremisti palestinesi a stabilirsi a Damasco, con l’intento di indebolire i Palestinesi moderati che volevano firmare la pace con Israele, e se ne servì per lanciare attacchi terroristici contro gli Israeliani.

Non va poi scordato che negli ultimi anni centinaia di Palestinesi sono scomparsi nelle prigioni siriane, e nessuno ne ha più saputo nulla.

Di fatto i Palestinesi si fidano molto di più di Svezia o Francia che dei loro confratelli arabi, e da tempo dovrebbero aver capito che allearsi con i peggiori dittatori della regione – es. Saddam Hussein – la situazione non potrà che peggiorare. Forse è tempo che scelgano meglio i loro amici.

A cura di Davide Meinero

 

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