Assad
vola a Riyadh?

15/04/2011

Secondo il quotidiano saudita Okaz, il 13 aprile 2011 il presidente siriano Bashar al Assad si è recato in visita a Riyadh per incontrare il re Abdullah. Il regime siriano si trova alle prese con la minaccia più pericolosa della sua storia. Anche se i manifestanti non riusciranno a rovesciare il regime, Assad dovrà gestire la situazione con molta accortezza per evitare che il paese precipiti nel caos. Nell’ultimo periodo Damasco ha più volte accusato i paesi sunniti della regione di fomentare il caos per spingerlo a rinunciare all’alleanza strategica con Teheran. 

Assad ha due argomenti di negoziazione con l’Arabia Saudita:

1)    La richiesta di impedire il flusso di armi e guerriglieri dalla roccaforte sunnita di Tripoli di Libano verso la Siria settentrionale, in cambio di concessioni sulla formazione di un nuovo governo in Libano e dell’impegno a tenere a bada Hezbollah;

2)    un’offerta di pace fra il Consiglio di Cooperazione del Golfo (recentemente intervenuto in Bahrein sotto la guida dell’Arabia Saudita per sedare la rivolta sciita) e l’Iran.

L’Iran in questo periodo è in posizione di grande vantaggio rispetto ai Sauditi, sia perché il ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq le garantirà maggiore spazio di manovra, sia perché può servirsi delle sue cellule in Libano e Siria (Hezbollah) per muovere guerra a Israele e distrarre l’attenzione internazionale in caso di necessità.

Sicuramente Assad prima di recarsi a Riyadh ha consultato il regime iraniano per decidere la strategia: resta da vedere se il viaggio porterà i risultati sperati.

 

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