L'Iran intima alla Turchia di stare fuori dalla Siria

05/08/2011

5 agosto 2011

Le proteste in Siria – che  provocano repressioni sempre più sanguinose – preoccupano la leadership iraniana. Teheran vuole la sopravvivenza del regime di Bashar al-Assad, grazie a cui riesce a proiettare la propria influenza su tutto il Medio Oriente.

Negli ultimi mesi le forze di sicurezza siriane hanno assassinato più di 1500 manifestanti che chiedevano la fine del regime. Dopo aver esitato a lungo, anche la Turchia ha condannato il massacro. In un recente articolo pubblicato su Sobh’eh Sadegh le Guardie della Rivoluzione iraniane (Pasdaran) hanno attaccato la Turchia, intimandole di non mettere il naso negli affari della Siria e ribadendo l’appoggio iraniano al regime di Damasco. Scrivono  i Pasdaran iraniani: “Se la Turchia si ostinasse a comportarsi in maniera così ambigua […], le conseguenze potrebbero essere gravi: l’Iran potrebbe trovarsi nella condizione di dover scegliere fra Turchia e Siria. Considerate le affinità ideologiche fra Iran e Siria, e tenendo conto che Damasco si sta legittimamente difendendo, la scelta non potrebbe che cadere sulla Siria.”

Nell’articolo si dice anche che :

·      la Turchia si sbaglia di grosso se crede che la Siria sia “sull’orlo del collasso” e se pensa di poter sfruttare a proprio vantaggio il crollo del regime. L’Iran sa che la Siria è alle prese con un problema interno, e che appena cesseranno le ingerenze straniere potrà di nuovo ritornare alla normalità;

·      per realizzare le proprie ambizioni regionali la Turchia dovrà allearsi Siria e Iran, che hanno molto influenza in vaste porzioni del Medio Oriente;

·      la ‘plebaglia’ che partecipa alle proteste è intrisa di “burattini dei Sionisti e degli Stati Uniti.” La prova della loro alleanza con in nemici dell’Islam sta proprio nella loro denuncia di Hezbollah e del ‘fronte della resistenza’. È evidente che gli oppositori siriani lavorano con i Sionisti, anche se Israele controlla ancora una parte della Siria – le alture del Golan.

Il messaggio delle autorità iraniane alla Turchia è chiaro: se Ankara si schiererà a favore dei dimostranti in Siria, come hanno fatto gli USA, il regime iraniano si considererà autorizzato ad attaccare con i missili anche le basi NATO in Turchia.

 

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