Le prospettive di Ennahda
in Tunisia

02/11/2011

Il movimento islamista tunisino Ennahda è il blocco politico di maggioranza nel futuro parlamento. La vittoria di Ennahda alle elezioni del 23 ottobre costituisce un cambiamento significativo, tuttavia questo risultato elettorale non significa che il paese o l’intera regione stiano diventando democratici, e neppure islamisti.

Ennahda è di gran lunga la forza politica più organizzata del paese, ma per lungo tempo è stato un gruppo d’opposizione illegale, la cui leadership è stata in esilio per quasi due decenni. Questo significa che Ennahda non ha mai avuto esperienze di governo e che, quindi, dovrà affrontare un gran numero di sfide, visto che sarà il principale partito in parlamento. La prima sfida sarà rispondere alle aspettative della popolazione nel migliorare le condizioni socio-economiche nel paese, visto che sono state proprio queste penose condizioni a portare all’allontanamento dell’ultimo presidente Zine El Abidine Ben Ali. In secondo luogo Ennahda dovrà affrontare la sfida costituita dal lavorare con un apparato di sicurezza e con forze politiche che non condividono il suo orientamento ideologico. E mentre fa giochi di prestigio con le incombenze di governo, fa fronte alle quotidiane aspettative dei tunisini e sviluppa un rapporto di collaborazione con opponenti ideologici, dovrà riuscire a traghettare il paese verso un nuovo sistema politico nel limitato arco di tempo di un anno.

Ennahda si è aggiudicato circa il 42% dei voti. Questo significa che una parte considerevole dell’elettorato non ha votato per Ennahda e dovrà essere ascoltato, se Ennahda vorrà riuscire a condurre il paese verso una riforma politica.

Sicuramente la vittoria politica di Ennahda non è un evento trascurabile, tutt’altro. Infatti quanto accade in Tunisia per tentar di associare islam e democrazia avrà ripercussioni su altri paesi, come l’Egitto, che hanno una maggiore rilevanza geopolitica. Ma vincere un’elezione è la parte più facile, mentre la difficoltà sta nel costruire una democrazia islamica. La vittoria di Ennahda rappresenta il primo passo per tentar di dar concretezza a questa espressione.

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