Il futuro del Laos
legato alla costruzione di infrastrutture

02/05/2012

Osservando la mappa (in alto) si colgono immediatamente vantaggi e svantaggi della geografia laotiana.

Privo di accesso al mare e prevalentemente montuoso, il Laos sin dal XIV secolo, cioè da quando divenne un paese a se stante, ha avuto bisogno della collaborazione e della protezione di altre potenze regionali e internazionali, fra cui Vietnam, Tailandia, Myanmar e, in epoca coloniale (1893-1953), la Francia.  Tuttora l’80% dell’economia del paese dipende dal commercio con i paesi limitrofi – principalmente  dall’ esportazione di energia elettrica, minerali e legname.  Il Laos è stato spesso vittima delle competizioni regionali: fu invaso più volte nel corso della storia dai vicini, che lo considerano uno ‘stato cuscinetto’. 

Alla fine del colonialismo  Vientiane  cadde sotto l’egemonia  del  Vietnam.  Negli ultimi anni però ha  preso le distanze da Hanoi,  avviando una politica estera più indipendente.

Il Laos fa parte di alcuni  blocchi economici regionali,  fra cui l’ASEAN (Association of Southeast Asian Nations) e il GMS (Greater Mekong Subregions),  che favoriscono l’integrazione economica regionale.

I fattori che stanno attizzando  la competizione regionale potrebbero fare del Laos un attore importante negli anni a venire:

1)   la maggior  presenza della Cina, che intende aumentare la propria influenza nella regione;

2)   il crescente interesse degli USA e dell’India, che punta a contenere l’espansionismo cinese;

3)   i cambiamenti  di politica che stanno avvenendo in Myanmar, che porteranno ad una maggiore apertura economica della regione. 

Il Laos ha la possibilità di  diventare un corridoio  per il trasporto delle merci nella regione. Deve perciò puntare sull’ampliamento delle infrastrutture di trasporto, per ora assai limitate.

Le strade asfaltate (mappa a destra), su cui transita circa l’80% delle merci, sono cresciute notevolmente dal 1995 al 2009, passando da 18.300 km a 39.500 km. Tuttavia si tratta di infrastrutture che spesso vengono danneggiate da frane e smottamenti nel periodo delle piogge.

Il paese è  pressoché privo di reti ferroviarie (ne esiste solo una lunga 3,5km, che collega Nong Khai, in Tailandia, all’autostrada che prosegue a Nord verso Vientiane). 

Cina e Laos hanno siglato un accordo per la costruzione di una ferrovia ad alta velocità lunga 400 km fra Boten, sul confine nord  del paese, e  Vientiane,  che sarà finanziata  al 70% da Pechino (il costo del progetto è di $7 miliardi).

Occorre poi aumentare il numero di ponti sul Mekong (mappa a lato) per diminuire l’isolamento e favorire l’integrazione economica con gli altri paesi della regione.

Il Laos dovrà  anche  cercare di sviluppare una base industriale efficiente per esportare i propri prodotti.

Vista la posizione geografica, il Laos sarà sempre dipendente dalle decisioni dei paesi circostanti, perciò  ha grande interesse a integrare le proprie infrastrutture di trasporto con i paesi circostanti prima che i venti cambino, e gli altri attori regionali possano perdere interesse a investire nel futuro del paese. 

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