Cina, Russia
e lo SCO

25/06/2012

 

Lo SCO  (Shanghai Cooperation Organization) è nato nel 2001 dalle ceneri di un organizzazione pre-esistente chiamata Shanghai Five (Russia, Kazakistan, Kirgichistan,Tajichistan e Cina), sorta per affrontare  le problematiche di confine dopo il collasso dell’Unione Sovietica.  Ora lo SCO ha aggiunto l’Uzbekistan e ha come obbiettivo  il mantenimento della sicurezza nella regione.

 Mosca ora vorrebbe  farne  un’alleanza politica per la sicurezza,  paragonabile alla NATO, e naturalmente alla Cina non piace quest’idea. Pechino vuole farne una alleanza di tipo geo-economico,  per  mettere al sicuro le regioni di confine e importare energia e materie grezze dall’Asia Centrale. Questo la porta a sconfinare  nella sfera di influenza russa.

Ora Cina e Russia hanno concordato di riconoscere all’Afghanistan lo status di osservatore nello SCO, alla pari con altri quattro paesi: Pakistan, Mongolia, Iran e India.  Dopo il ritiro delle truppe statunitensi  la sicurezza  è una preoccupazione condivisa da tutti gli stati limitrofi all’Afghanistan, quindi tutti sono favorevoli ad un dialogo attivo e continuo con Kabul. La Cina proporrà un piano d’azione per l’Afghanistan,  che includerà il coinvolgimento della Russia sul piano militare e di intelligence, mentre la Cina si impegnerà negli investimenti e nell’assistenza per la costruzione d’infrastrutture.  E’ un primo passo  per conciliare gli interessi russi e quelli cinesi. 

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