L’Ucraina verso la separazione
delle province occidentali ?

20/02/2014

Nonostante la continua proclamazione di tregue, nelle provincie occidentali dell’Ucraina divampano gli scontri. I morti anche oggi sono numerosi. Scontri sono in corso non soltanto a Kiev, ma anche a Khmelnytsckyi , Ivano-Franckivsk, Uzhhorod e Ternopil. Un gruppo di destra che si chiama il “Parlamento del Popolo” ha dichiarato a Lviv di voler la secessione, l’indipendenza. La Russia pare tutt’altro che contraria all’idea che alcune province si separino, indebolendo la fazione filo-occidentale nel resto del paese.

Lviv è una bella città di tradizioni europee, che ha avuto un ruolo chiave nella storia del Paese. Nei secoli XVI-XVIII faceva parte del Commonwealth polacco-lituano e si chiamava Lwow. Poi entrò a far parte dell’Impero Asburgico, con il nome germanizzato di Lemberg. Dopo la prima guerra mondiale ritornò alla Polonia, ma i Sovietici la tolsero alla Polonia alla fine della seconda guerra mondiale e la chiamarono Lvov. Nel 1981 l’Ucraina divenne indipendente dall’URSS e la città prese il nome ucraino di Lviv. Fra gli eroi di Lviv c’è il poeta Shevchenko, che nel corso del 1800 diede nobiltà letteraria alla lingua ucraina, e che fu un fervente nazionalista. Il movimento nazionalista ucraino ebbe il suo centro propulsore proprio a Lviv, ed ora è qui che è più forte l’opposizione al governo di Yanukovich.

Il 19 febbraio Yanukovich ha sostituito il comandante in capo dell’esercito, forse perché temeva non fosse totalmente pronto all’obbedienza. Potrebbe significare che il presidente si prepara ad usare l’esercito contro gli oppositori, non soltanto la polizia. Qualcuno teme che si prepari un intervento militare con l’aiuto dei Russi.

L’ Europa non sa che fare. Non osa sostenere davvero l’opposizione filo-europeista, per timore sia dello scontro aperto con Putin, sia di doversi accollare le province occidentali che, prive dei legami economici con il resto del Paese, non avrebbero un’economia capace di sostenere la popolazione. La parte orientale dell’Ucraina, quella filo-russa, è di gran lunga più ricca di quella occidentale. Tutte le grandi industrie del paese sono a est, e a est c’è anche l’agricoltura più ricca. Nel 2011 il PIL pro capite della provincia orientale di Dnipropetrovsky era esattamente il doppio di quello della regione di Lviv. I rappresentanti politici delle province orientali, filo-russe, sono tutti sostenitori della trasformazione dell’Ucraina in una federazione di stati indipendenti, perché questo gli eviterebbe di dover trasferire parte della loro ricchezza all’Ovest tramite la tassazione.

 

   




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