L’Abkhazia e la Georgia,
altra zona di attrito fra Russia e NATO

29/11/2014

A novembre 2014 la Russia ha stretto un accordo formale con l’Abkhazia, regione della Georgia autoproclamatasi indipendente nel 1991 con l’appoggio della Russia, per la creazione di uno spazio di difesa e sicurezza comune. In base all’accordo Mosca fornirà assistenza nel caso in cui l’Abkhazia venisse attaccata, finanzierà l’ammodernamento del suo esercito, prenderà parte a una forza congiunta e aumenterà il numero di militari al confine tra Abkhazia e Georgia. Soldati russi erano già presenti in Abkhazia, ma ora la politica russa di sostegno e difesa delle regioni separatiste diventa ufficiale.

L’accordo è la risposta di Mosca al recente annuncio da parte del Primo Ministro della Georgia alla costruzione di rapporti più stretti con la NATO, che aprirà un suo centro di addestramento nel Paese. La mossa di Mosca intende mettere chiaramente in luce i limiti della NATO nel proteggere i suoi alleati e la determinazione della Russia nel non permettere alla NATO di installarsi ai suoi confini. È anche un avvertimento rivolto alle altre repubbliche ex sovietiche − come Moldavia e Ucraina − nelle cui regioni separatiste sono presenti soldati russi.

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