Nigeria:
emergenza sicurezza

12/02/2015

Le elezioni presidenziali in Nigeria, previste per il 14 febbraio 2015, sono state posticipate al 28 marzo. La commissione elettorale nazionale l’ha definita una decisione dovuta per l’impossibilità di garantire la sicurezza ai seggi. Le forze di sicurezza nigeriane a disposizione scarseggiano perché sono dislocate nel nordest del paese per contrastare Boko Haram, o almeno questo è quanto sostiene la commissione.

In effetti Boko Haram ha ormai esteso il controllo sui territori conquistati nello stato di Borno. Un attacco vicino al lago Chad ha costretto i soldati nigeriani ad abbandonare Baga. Anche se meno rilevante di altri attacchi sferrati da Boko Haram, l’episodio ha suscitato grandi preoccupazioni e i governi di Nigeria, Niger, Camerun, Benin e Chad hanno deciso di creare una forza multinazionale di 8700 uomini per combattere Boko Haram. Il 9 febbraio il parlamento nigeriano ha votato all’unanimità la decisione di fornire 750 uomini all’unità, dopo che Boko Haram aveva assaltato una prigione e fatto scoppiare una bomba a Diffa, città al confine tra Niger e Nigeria.

Ma rimandare le elezioni presidenziali non renderà più sicure le zone in pericolo, né impedirà attacchi ai seggi. Fornirà però al presidente in carica Jonathan Goodluck il tempo per recuperare terreno in un momento di difficoltà che, oltre a Boko Haram, riguarda i peggioramenti economici dovuti al calo del prezzo del petrolio e al deprezzamento della valuta nazionale, la naira. Dispiegare un’unità militare internazionale per combattere i miliziani non potrà certo risolvere questi problemi. 

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