In pericolo la rotta marittima attraverso il Mar Rosso?

06/10/2016

Il 1° ottobre 2016 una nave degli Emirati è stata attaccata da un missile nei pressi del porto di Mokha sulla costa yemenita del Mar Rosso. L’attacco è stato rivendicato dai ribelli Houthi, che sostengono di aver usato il sistema missilistico C-802, di fabbricazione cinese, che ha un raggio di azione di 120 chilometri, abbastanza per coprire la larghezza dello stretto di Bab el-Mandeb che collega il Mar Rosso al Golfo di Aden e quindi all’Oceano Indiano, e per colpire anche il porto di Assab in Eritrea. Secondo i ribelli la nave è stata affondata, secondo gli Emirati ha raggiunto Assab, dove c’è una struttura logistica di appoggio alla coalizione che conduce la guerra in Yemen contro gli insorti Houthi.

Il sistema C-802 è venduto dalla Cina all’Iran, che ne ha costruito una copia in propria, il Noor.

La ribellione degli Houthi contro il governo, sostenuto dall’Arabia Saudita e da una coalizione di cui fanno parte anche gli Emirati, è di lunga durata. Gli Houthi – sciiti − sono sostenuti dall’Iran. Sino a ora la guerra si è svolta sul terreno. Se davvero gli Houthi sono in grado di affondare le navi che transitano attraverso gli stretti di Bab el-Mandeb, la guerra in Yemen diventa un pericolo per il commercio globale, non è più un conflitto di portata regionale.

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