Concorso Italia chiama Europa
Presentazione dei lavori

12/06/2019

Sabato 18 maggio abbiamo accolto nella nostra sede gruppi di studenti che, dopo un primo percorso di apprendimento svolto in classe con le loro insegnanti o con noi, si sono impegnati a partecipare al concorso ‘Italia chiama Europa’ con un loro lavoro originale, legato da un lato alla storia della Seconda guerra mondiale, dall’altro alle molteplici questioni che ci poniamo oggi sull’Europa.

Partendo da una serie di materiali che abbiamo messo a disposizione sulla piattaforma digitale Thinglink, gli studenti erano stati invitati a considerare storia e attualità in un’ottica geopolitica per poi procedere alla realizzazione di progetti creativi.

Liberi di scegliere quale filone tematico seguire – ad esempio la comparazione tra diverse forme di governo, l’analisi dello stato di salute dell’Unione Europea, la posizione geopolitica dell’Italia nel mondo – i ragazzi hanno avuto piena autonomia nella scelta dei mezzi espressivi, perciò hanno realizzato lavori molto diversi tra di loro, sia per tema che per natura. E il 18 maggio li hanno presentati con competenza, intelligenza e capacità di comunicazione.

 

I ragazzi della classe 4° SIA dell’IT Calamandrei di Crescentino hanno realizzato un proprio sito internet sull’Unione Europea. Il cuore del loro lavoro risiede nell’elaborazione e nella realizzazione di un sondaggio volto a capire quanto si sappia in Italia dell’Unione Europea e come venga percepita dai cittadini. Dopo aver raccolto i dati e le opinioni di 141 tra amici, famigliari, conoscenti e persone intervistate per strada, i ragazzi hanno elaborato i risultati in grafici dai quali risulta, per esempio, che secondo il 73% degli intervistati l’UE ha una politica estera comune (falso), per il 49% all’Italia non è convenuto adottare l’Euro e per il 75% il pareggio di bilancio, che impedisce al nostro paese di aumentare il debito pubblico, non è un obbligo inserito in Costituzione (quale invece è) ma un vincolo europeo.

 

Quattro studenti del liceo D’Azeglio di Torino si sono invece avventurati in un’impresa non semplice: analizzare il ruolo geopolitico dell’Italia nel contesto globale attraverso le varie epoche storiche e il ruolo che l’Italia può giocare oggi, alla luce delle crisi politiche ed economiche che travagliano il mondo e ne cambiano gli equilibri.

Gli studenti hanno anche preso in considerazione le possibilità di nuovo sviluppo offerte dalla sperimentazione di nuove tecnologie e dalla formazione di nuovi schieramenti per cooperazioni economiche e alleanze difensive. Con un lavoro ricco e articolato, in cui non si è mai abbandonato il taglio geostorico e geopolitico, i ragazzi sono partiti da una veloce analisi delle precedenti epoche storiche, con particolare attenzione al 1900 e al periodo coloniale.

Hanno poi offerto una visione sintetica delle prospettive politiche, economiche e di sicurezza del nostro paese, anche alla luce degli interessi delle grandi potenze globali, degli sviluppi in corso nell’Africa subsahariana e delle tensioni interne all’Unione Europea.

I ragazzi hanno terminato la loro presentazione coinvolgendo tutti i presenti in un quiz su Kahoot.

 

La classe 4D del liceo scientifico Martinetti di Caluso ha invece incentrato la sua riflessione sul sistema di governo democratico, cercando di comprendere se e come possa rafforzare uno stato sul lungo periodo.

Partiti come gruppo unico, le idee sorte dalla discussione della classe erano tante e così valide che i ragazzi hanno deciso di dividersi e di realizzare due diversi progetti, entrambi ambiziosi.

Il primo, intitolato Tree of democracy, prende spunto dai libri ad albero per proporre un gioco in stile videogame in cui il giocatore si trova catapultato in una ipotetica realtà futura: a seguito di un’epidemia, la popolazione globale è stata decimata e il mondo è stato riorganizzato in nuovi centri di potere o stati con diverse caratteristiche economiche sociali e politiche.

Attraverso scelte che consentono di volta in volta − a seconda delle situazioni che si vengono a creare – di adottare una certa forma di governo, creare alleanze, dichiarare guerre, reprimere il dissenso o utilizzarlo per introdurre riforme, ecc … i giocatori possono condurre lo stato all’ascesa o al declino, e l’esito può variare col variare di una singola decisione, come hanno potuto sperimentare i presenti.

Le varie opzioni sono il frutto di uno straordinario esercizio di analisi geopolitiche, di comprensione della storia e del ruolo delle istituzioni.

 

Il secondo lavoro – War of wars − è un vero e proprio gioco di ruolo, completamente ideato e realizzato (anche materialmente, con scatola, tabellone, carte, pedine e dadi) dai ragazzi.

Condotto da un master che funge da narratore e arbitro, è caratterizzato da linee guida che costituiscono una esemplificazione di dinamiche geopolitiche reali. Prende per esempio in considerazione l’esistenza di choke points, della disponibilità o meno di risorse naturali dei singoli stati, della loro potenza militare ecc.

L’obiettivo di ogni stato è accumulare risorse e scegliere gli alleati migliori per vincere la guerra, tenendo presente di volta in volta elementi non solo geopolitici, ma anche più strettamente politici, costringendo i giocatori a interrogarsi su forme e principi di governo e portandoli a comprendere quanto la democrazia necessiti di essere favorita e protetta e non vada data per scontata.

 

Gli studenti dell’Istituto “Albe Steiner” hanno realizzato un video di animazione dedicato proprio a un grande difensore della democrazia: Winston Churchill. Con uno sguardo originale e divertente i ragazzi hanno però scelto di dare la parola non direttamente al Primo ministro inglese, ma al suo gatto Nelson (nomen omen), cui Churchill fu molto affezionato.

In questo modo sono riusciti a tradurre il frutto di ricerche storiche in uno spiritoso cartone animato, mostrando una capacità di veicolare contenuti utilizzando mezzi coinvolgenti che può essere di ispirazione per molti docenti. 

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