Prove di 5G in Europa

22/08/2019

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Lo sviluppo del 5G in Europa sta avvenendo per iniziativa separata dei singoli stati, senza coordinamento sovranazionale, ma probabilmente la Commissione interverrà nei prossimi mesi e anni per stabilire criteri comuni per la sicurezza della rete. Gli USA hanno chiesto ai partner europei di escludere le tecnologie HuaWei dalla rete 5G, che darebbero al governo cinese possibilità di accesso e di controllo su di una infrastruttura fondamentale per la difesa e per l’economia di ogni paese, ma la HuaWei ha già avuto un ruolo chiave nello sviluppo del 4G in Europa ed è già molto ben posizionata nei primi sviluppi del 5G.

Entro il 2020 quasi tutti i paesi europei aggiudicheranno ai migliori offerenti le licenze di sviluppo delle loro reti 5G. Germania, Francia, Olanda, Austria, Belgio, Grecia, Ungheria, Irlanda e Portogallo lo stanno già facendo. I governi sono preoccupati dal rischio potenziale di mettere i Big Data di tutti i loro cittadini, delle loro aziende, delle loro infrastrutture logistiche e difensive nelle mani del governo cinese, ma non sono abbastanza preoccupati da bandire HuaWei dagli appalti.

A marzo 2019 il Cyber Security Evaluation Centre Oversight Board nel Regno Unito ha riconosciuto un possibile rischio, ma ha dichiarato che non ci sono prove che la HuaWei collabori con il governo cinese. Qualche mese più tardi il centro per la cyber-sicurezza del Belgio ha detto la stessa cosa. L’Olanda sta analizzando la situazione, ma non ha ancora pubblicato i risultati. La Germania ha annunciato che introdurrà controlli rigorosi sulla sicurezza della rete, ma che non intende escludere a priori la HuaWei né altre aziende dalle gare di appalto. Altrettanto ha annunciato il governo francese, specificando poi che la tecnologia HuaWei non sarà usata nei punti della rete in cui si raccolgono alcuni dati chiave.

In Italia il M5S è a favore della cooperazione con la Cina e sotto il governo Conte l’Italia ha già firmato l’accordo per lo sviluppo della Belt and Road Initiative. Ma la Lega non è d’accordo sulla convenienza di legarci strategicamente alla Cina. La mappa a lato, che illustra il posizionamento della HuaWei in Italia, è stata pubblicata recentemente da Limes.

In posizione simile si trovano i governi ‘sovranisti’ dell’Europa centrale. L’Ungheria ha dichiarato che HuaWei è un partner strategico per le telecomunicazioni, ma non ha preso decisioni ufficiali. Lo Slovacchia ha dichiarato di non considerare HuaWei un pericolo per la sicurezza del paese. La Polonia invece ha arrestato un funzionario della HuaWei e un cittadino polacco con l’accusa di spionaggio e ha chiesto che l’Unione Europea e la NATO aprano un tavolo di discussione e raggiungano una posizione comune sui rapporti con HuaWei. Lettonia e Lituania hanno condiviso la richiesta della Polonia.

Nel frattempo però le vendite di cellulari HuaWei sono crollate, per il timore diffuso fra i consumatori che anche i device HuaWei possano essere penalizzati da future decisioni. I timori nei confronti della cinese HuaWei ha invece dato impulso alle vendite dei prodotti della Nokia e della Ericsson in Europa e in Giappone.

Dal punto di vista tecnico ed economico escludere HuaWei dallo sviluppo della rete 5G comporterebbe un aggravio di difficoltà e di costi e un allungamento dei tempi. Lo ha dichiarato ufficialmente la Deutsche Telekom, lo sanno tutti gli operatore del settore delle telecomunicazioni. Per ora le decisioni sono in sospeso ovunque, ma entro il 2020 dovranno essere prese. 

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Verosimilmente sarebbe un tema da affrontare in sede Nato o mediante uno stretto coordinamento tra paesi occidentali. Tuttavia, la distruzione sistematica dei rapporti di fiducia operata da Trump (che ha definito la UE un nemico e sostiene la Brexit apertamente, ingerendosi di questioni che.non competono all'amministrazione americana) lo rende impossibile.