La legge, forma dell’universo e della vita

17/05/2021

Sei sicuro che alla notte segua il giorno? Sei sicuro che tornino l’estate e l’inverno?

Oggi sappiamo perché alla notte segue il giorno, perché si susseguono le stagioni. Un tempo si pensava che fosse per volontà e opera di alcune divinità. Poi abbiamo capito che l’energia universale, regolata da leggi universali, fa ruotare la Terra attorno al Sole. Gli scienziati hanno capito alcune leggi che modellano lo spazio, il tempo, la materia e l’energia.

Ma la realtà esisteva e seguiva le leggi universali anche quando noi non le conoscevamo. Se cadeva una mela dall’albero, cadeva a terra, non volava via, anche prima che Newton capisse la forza di gravità e ne descrivesse le leggi con formule matematiche. Se possiamo prevedere che domani o fra cento anni i bambini cresceranno e invecchieranno, i semi germoglieranno nella terra umida e gli uccelli voleranno in aria, è perché sappiamo che la natura è regolata da leggi, anche se noi non le conosciamo tutte.

Quando noi capiamo le leggi dell’universo, le esprimiamo sotto forma di regole matematiche.

Che differenza c’è fra leggi e regole? Le regole sono necessarie per fare qualunque cosa e per applicare qualunque legge. Chiamiamo legge non qualunque regola, ma soltanto quelle volute da un potere e riconosciute ‘legittime’ da persone cui per tradizione si riconosce autorità.

Nella raffigurazione contemporanea la legge dello stato appare come scudo dei deboli. Ai lati sono raffigurate le istituzioni pronte a intervenire in difesa della legge e dei deboli: l’esercito, la politica, la religione… Istituzioni tradizionali autorevoli, di cui il gruppo si fida.

Attorno al 1750 avanti Cristo, circa 3800 anni fa, il re Hammurabi faceva scolpire la sua legge nella pietra, in nome dell’autorità ricevuta dal massimo dio protettore di Babilonia, Shamash dio del sole, e si presentava come protettore dei diritti dei deboli. Il codice infatti dice che “I poveri, le vedove e gli orfani sono posti sotto la tutela dello Stato. Le donne sono protette contro i maltrattamenti del marito. In favore dei lavoratori viene alzato il salario e sono stabiliti i giorni di riposo annuali”.

I poteri dello stato fanno rispettare le leggi fatte dagli uomini e puniscono chi non le rispetta. Le leggi di natura, le leggi dell’universo non hanno bisogno di poliziotti, giudici o prigioni. Se non le capiamo e le trasgrediamo, sono le conseguenze naturali a punirci. Ma se arriviamo a capirle e utilizzarle senza violarle, la nostra vita può passare dal disastro al superamento di difficoltà e limiti che alle generazioni passate erano sembrate insormontabili. Quando capiamo le leggi dell’universo e della natura, le possiamo utilizzare per inventare nuove tecnologie, aprirci nuove possibilità di vita e di progresso. Le nuove tecnologie si diffondono in tutto il mondo e in pochi anni cambiano la vita delle società umane.

La legge dà forma a tutto ciò che esiste. Riesci a pensare qualchecosa che non porti in sé leggi o regole, umane o naturali?

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