I limiti della legge umana,
inclusione ed esclusione, diritti e doveri di cittadinanza

17/05/2021

A differenza delle leggi di natura, le leggi umane non sono le stesse per l’umanità intera, non rimangono sempre uguali nel tempo. Sono fatte da uomini per altri uomini, sono fatte rispettare con la forza. Ma senza leggi non esiste società.

Tutti gli esseri umani sono impegnati nel gioco del vivere insieme, però i gruppi variano sempre, ogni gruppo gioca in modi un po’ diversi e cambia le regole nel tempo.

La prima e la più importante delle leggi per vivere insieme è quella che definisce chi fa parte del gruppo che può o deve vivere insieme e chi ne è escluso. Un giorno forse ci saranno leggi uguali per tutti gli esseri umani e un solo governo mondiale. Ma… come sappiamo che sarebbe cosa buona? Siamo sicuri di voler giocare tutti lo stesso identico gioco?

Le leggi umane danno ai membri della società diritti e doveri reciproci. Sono diritti e doveri di cittadinanza. Come si acquisisce il diritto di cittadinanza? La maggioranza degli stati del mondo riconoscono il diritto di cittadinanza soltanto ai discendenti di coloro che furono già suoi cittadini in passato, per diritto di sangue, ius sanguinis in termini latini. I discendenti hanno diritto di cittadinanza anche se nati all’estero.

Altri stati del mondo riconoscono invece il diritto di cittadinanza a chi nasce sul loro territorio, indipendentemente dalla nazionalità dei genitori. Si chiama ius soli, diritto di territorio in latino. Lo applicano gli USA, il Canada e quasi tutti gli stati dell’America Latina.

Gli stati che nel XX secolo ebbero imperi multinazionali, quali Francia, Inghilterra e Germania, riconoscono il diritto di cittadinanza a chi nasce sul loro territorio soltanto se figli di genitori venuti da altri territori dell’impero.

Ci sono casi peculiari. Alcuni paesi, come l’Arabia Saudita, riconoscono il diritto di cittadinanza per ius sanguinis, ma soltanto a chi discende per parte di padre, non per parte di madre. Inoltre nessuno può essere cittadino saudita se non è islamico.

L’Egitto riconosce la cittadinanza anche ai discendenti di chi era soltanto residente in Egitto, non cittadino, prima del 1915, cioè in epoca ottomana. Applica dunque lo ius sanguinis ai discendenti di chi in epoca ottomana godeva dello lo ius soli.

Sia il diritto di cittadinanza per discendenza famigliare − o ius sanguinis − sia quello per territorio − o ius soli − si acquisiscono alla nascita. Il gruppo che ha il diritto di cittadinanza si chiama nazione proprio perché è composto di persone nate in quel gruppo. Una cittadinanza diversa da quella per nascita si può richiedere da adulti, ma non si ha il diritto automatico ad acquisirla.

Si può perdere la cittadinanza, cioè il diritto di appartenenza al gruppo? Alcuni stati tolsero la cittadinanza a parte della loro popolazione in passato, altri ancora lo fanno. Togliere la cittadinanza è un gesto che può portare alla morte di chi è espulso dal gruppo, perché gli toglie ogni protezione pubblica nei confronti degli aggressori o degli sfruttatori.

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