La debolezza dell’Europa. Che fare?

07/09/2022

A inizio settembre 2022 il Ministro degli Esteri tedesco ha affermato che la Germania non produce abbastanza armi per continuare a inviarne in Ucraina. Le scorte sono già finite. Se la Germania, la più grande economia d’Europa, non ha le strutture per produrre rapidamente più armi, pur avendo i capitali e la determinazione politica di farlo, tutta l’Europa deve preoccuparsi e ripensare il proprio ruolo nella NATO.

La NATO è presumibilmente l’unico garante delle sovranità nazionali dell’Europa, ma si affida in modo quasi totale dagli USA. La Germania, la principale economia europea, dispone di armi sufficienti per fornire soltanto un piccolo sostegno all’Ucraina. L’Europa si è pasciuta del mito secondo cui la guerra è obsoleta e lo scopo principale dell’Unione Europea è costruire una prosperità perpetua, perciò non si è data né una struttura né una politica di difesa comune. Gli affari militari sono lasciati ai singoli stati.

Purtroppo la verità di fondo è che l’UE è composta da membri che non si fidano molto l’uno dell’altro. La struttura di comando di un esercito europeo sarebbe fortemente contestata e il potere crescente di alcuni paesi sarebbe sicuramente discusso. Ma è molto pericoloso essere ricchi e deboli, si stimola l’appetito dei predatori globali.

Gli Stati Uniti, che sono ricchi e forti, devono difendere l’Europa perché se la ricchezza, la tecnologia e la conoscenza dell’Europa cadessero nelle mani di altri stati, potrebbero mettere in pericolo gli Stati Uniti. Da secoli gli Europei hanno imparato l’arte di usare efficacemente la propria debolezza.

Peraltro, la storia mostra che un continente europeo ben armato e diviso è selvaggio oltre ogni immaginazione. Perciò sia l’armamento sia il disarmo sono preoccupanti.

 

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