Turkmenistan e Turchia costruiranno davvero il gasdotto transcaspico?

04/01/2023

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La Turchia punta a diventare un hub energetico in quanto via di trasporto verso l'Unione Europea delle risorse del Caucaso e dell'Asia centrale. Durante un vertice trilaterale del 14 dicembre fra Azerbaigian, Turchia e Turkmenistan, Ankara ha annunciato l’intenzione di portare il gas turkmeno a ovest attraverso il Mar Caspio. 

Da quando ha ottenuto l'indipendenza, il Turkmenistan ha assunto sempre più un posizionamento internazionale neutrale, facendo affidamento soltanto sulle sue enormi riserve di gas naturale. Cerca nuovi mercati di esportazione, perciò il calo delle forniture russe verso l'Europa a causa della guerra all’Ucraina è una opportunità da cogliere. La nuova infrastruttura verso l’Europa deve però essere costruita e occorre tempo, molto tempo. Occorrono anche grandi investimenti internazionali. I gasdotti esistenti portano il gas turkmeno a est verso la Cina e a nord verso l’Asia centrale. È già in fase avanzata di costruzione un gasdotto che attraversa l’Afghanistan per portare il gas fino in Pakistan e India.

Fin dal 2009 l’Unione Europea ha discusso e ridiscusso la possibilità di rifornire l’Europa con il gas proveniente dai paesi che si affacciano sul Caspio. Alla fine però l’Europa ha deciso di aumentare il flusso dei gasdotti del corridoio sud (Tanap e Tap) con gas russo, perciò si è costruito il Blue Stream e non si è realizzato il progetto di gasdotto sotto al Mar Caspio. Questa decisione ha aumentato la dipendenza dell’Europa dal gas russo, anziché diminuirla.

La Russia ovviamente non vede di buon occhio la concorrenza nello spazio post-sovietico e, in quanto importante partner commerciale del Turkmenistan, ha ancora una notevole influenza sulle decisioni turkmene. 

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