Cresce l’allarme Iran
denuncia d'Israele e dell’Egitto contro l'Iran

15/12/2008

Lo Stato Ebraico ha depositato il 10 dicembre 2008 una denuncia contro l'Iran al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, contro la Repubblica Islamica dell'Iran riguardo le minacce di distruzione fatte contro "il nemico israeliano" dal vice-presidente iraniano, Asfandiar Rahim Machaii. Quest'ultimo, che aveva dichiarato che la distruzione "dell'entità sionista" deve essere un obiettivo a livello universale, ha dichiarato inoltre "che il regime sionista criminale e corrotto, non è dannoso soltanto per il mondo arabo-musulmano, ma per il genere umano nel suo insieme".   L'Ambasciatrice d'Israele presso le Nazioni Unite, Gabriela Shalev, ha scritto: "Esprimiamo la nostra profonda indignazione di fronte a queste dichiarazioni scioccanti che provengono dall'attuale governo dell'Iran". Secondo la Shalev, i leader del regime dei Mullah continuano "a cercare di coinvolgere i paesi membri delle Nazioni Unite in un processo che porterà alla distruzione dello Stato ebraico".   "La negazione della legittimità dell'esistenza di Israele, e le ripetute minacce nei confronti dei suoi cittadini, fanno parte di una campagna perfettamente orchestrata di Teheran" e ha aggiunto: "Voglio solo ricordare che il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, si è espresso davanti ai rappresentanti delle Nazioni Unite riuniti in assemblea generale, dicendo che il regime sionista è in piena decomposizione e nulla lo salverà dal fango nel quale è precipitato". Shalev ha anche ricordato le parole utilizzate da Ahmadinejad durante il sessantesimo anniversario della fondazione dello Stato Ebraico, e ha sottolineato che "l'Iran parla una lingua distruttiva, fornisce armi, denaro ed istruttori a gruppi terroristici come Hamas ed Hezbollah, nega categoricamente l'esistenza stessa di Israele e rifiuta categoricamente una soluzione basata sulla coesistenza pacifica tra israeliani e palestinesi, anche se questo è il percorso che cercano di incoraggiare le Nazioni Unite".   Ad avvalorare questa tesi è intervenuto il presidente Hosni Mubarak in un recente incontro con i membri del partito al governo il 10 dicembre scorso. Mubarak ha accusato la Repubblica Islamica di cercare di sottomettere i suoi vicini arabi e ha dichiarato: “I Persiani stanno cercando di divorare gli stati arabi”. L’accusa giunge dopo l’incontro di Mubarak con un diplomatico iraniano, recatosi in visita in Egitto a causa della crescente tensione fra i due stati. Mercoledì scorso Mubarak aveva criticato i giornali iraniani, rei di aver ripetutamente attaccato le politiche e la leadership egiziana. I media iraniani avevano lanciato dure invettive contro il governo del Cairo, che non aveva permesso il traffico di rifornimenti verso la striscia di Gaza.

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